Star Wars. J.J. Abrams ha rilasciato un’intervista a EW.com, nella quale ha parlato del suo approccio a Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker. Il regista ha ammesso di avere sempre avuto paura di scrivere i finali. E’ sicuramente la cosa che lo spaventa di più nel suo lavoro. Scrivere e dirigere l’ultimo film della saga degli Skywalker, in realtà, dovrebbe essere terrificante ed entusiasmante un po’ per tutti.
Una cosa è certa: Abrams è stato chiamato a mettere la parola fine ad un percorso cinematografico partito nel 1977 con Star Wars Una Nuova Speranza di George Lucas. E’ una sfida che probabilmente mai nessuno in carriera ha affrontato. 42 anni di avventure scientifiche, di sogni, di passione, da racchiudere in un solo film.
Ecco le parole del regista:
“Si tratta di portare a termine questa cosa in un modo che sia emotivo e significativo, ma anche soddisfacente in termini di risposta a quante più domande possibili. Quindi, se qualche anno qualcuno riguarderà questi film, tutti e nove, si ritroverà di fronte una storia il più coerente possibile”.
Ha spiegato che c’erano molte cose che erano state pianificate e discusse già prima. Dopotutto George Lucas stesso ha detto che quando ha creato la saga l’ha vista come tre opere teatrali in tre atti diversi.
Dopotutto, Abrams ha lavorato su concetti nuovi, su sorprese, sfruttando le opportunità narrative che si è trovato di fronte. Ha chiarito che con questo film ha dovuto curare un doppio aspetto: il finale della saga e il finale della nuova Trilogia. Dunque ha dovuto seguire un percorso impostato, basato su tutto ciò che era venuto prima.
