Star Wars: gli umori di Lucas, ripercussioni sul canone e reazioni dei fan

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Star Wars. Siamo stati contattati da alcuni fan della saga, un po’ “scossi” dalle rivelazioni di Bob Iger. Ci è stato chiesto di chiarire alcuni aspetti, poiché qualcuno sul web avrebbe iniziato a sostenere che “gli umori passati di George Lucas” potrebbero in qualche modo incidere sul futuro della saga e sullo stesso canon.

Ricordiamo che il CEO della Disney ha spiegato che George Lucas è rimasto deluso dalla Disney, poiché si era illuso che avrebbero preso in considerazione le sue idee per la Trilogia Sequel. Inoltre, ha aggiunto Iger, la reazione di Lucas ad Episodio VII – Il Risveglio della Forza, inizialmente, non è stata positiva. Infatti, il creatore della saga di Guerre Stellari avrebbe preferito una Trilogia più rivoluzionaria, proponendo idee diverse (si parla di un’esplorazione del mondo dei midichlorian), tecnologie diverse, un immaginario tutto rinnovato, prendendo le distanze dal passato. Invece la Disney è rimasta ancorata a quello che era la saga di Star Wars fino a quel momento, per un “fattore nostalgia” che è stato ritenuto indispensabile per richiamare in sala il fandom e non solo.

Fatta questa premessa, è arrivato il momento di rispondere alle perplessità di chi ci segue ogni giorno. Dunque, non ci sono rischi per il futuro di Star Wars per svariati motivi:

  1. Si tratta di umori/questioni vecchie, superate, risapute
  2. George Lucas è tornato a collaborare con Lucasfilm ed offrire le sue idee, anche negli spin-off
  3. Il canone è uno solo, lo decide, lo sviluppa, lo cura Lucasfilm
  4. L’uso di Palpatine in Episodio IX ha avuto la benedizione di Lucas
  5. Non si esclude un ripescaggio delle idee di Lucas per la “sua” Trilogia Sequel
  6. George Lucas non ha mai criticato la qualità dei nuovi film
  7. Le dichiarazioni di Bob Iger dimostrano rapporti ormai distesi con Disney

Praticamente i rapporti tra Lucas e la Disney si erano arenati all’inizio poiché il leggendario autore si era illuso di poter partecipare attivamente alla creazione della nuova Trilogia. Durante i negoziati non c’erano state vere e proprie promesse, ma la Disney aveva deciso comunque di far proprie le sue idee, ritenendole valide. Il contratto di acquisizione della Lucasfilm non obbligava Disney a basarsi sulle trame pensate da Lucas e quindi è stato naturale per lui rimanere deluso dalla scelta finale ed arrabbiarsi.

Lucas con la Trilogia Prequel ha dimostrato di essere un artista coraggioso, pronto a cambiare tutte le carte in tavola, pur a costo di perdere la simpatia dei fan. Per questo c’è una differenza abissale tra le due Trilogie. Voleva applicare questa sua rivoluzione creativa anche da un’eventuale Trilogia sequel. Forse ne sarebbe uscito un prodotto meraviglioso e capito da pochi, ma sicuramente un prodotto rischioso da offrire a quello stesso pubblico che lo ha massacrato per anni (sin da Episodio VI). Disney, visto l’investimento di 4,5 miliardi non ha ritenuto opportuno offrire al fandom uno Star Wars innovativo. Serviva l’effetto nostalgia e ha scelto di mettere una generazione nuova di protagonisti alle prese con dinamiche antiche.

Sarebbe bello, in futuro, dare possibilità a George Lucas di inserire le sue idee in un progetto slegato dalla saga degli Skywalker, per raccontarci le reali fondamenta della saga di Star Wars.

Concludendo, il fatto che George Lucas sia stato arrabbiato per colpa di fraintendimenti o di diversità di vedute, non incide assolutamente su un principio oggi fondamentale e che lo sarà per un futuro lungo decenni: il canone di Star Wars è composto principalmente dai nove Episodi, da The Clone Wars e da tutto quello che Lucasfilm sta realizzando per offrire a chi ama la saga un motivo di coltivare la propria passione.

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.