Rebel Moon 1 – La recensione. E’ veramente il nuovo Star Wars?

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Rebel Moon Parte 1Figlia del fuoco, film diretto e scritto da Zack Znyder, è disponibile su Netflix.

I fan della fantascienza e di Star Wars stavano aspettando da tempo il primo capitolo di quest’opera, che era stata presentata come un colossal fantascientifico moderno. Zack Znyder aveva dichiarato di aver scritto la sua storia pensando all’universo di Guerre Stellari dal quale, però, è stato tenuto a debita distanza. Lucasfilm, probabilmente, non ha ritenuto opportuno canonizzare una storia priva di elementi di novità.

L’innovazione non era tra gli obiettivi principali del regista. Snyder si è limitato a comporre un puzzle oversize, incastrando pezzi di opere iconiche, senza nemmeno preoccuparsi di personalizzarli minimamente. Riconoscere le citazioni a Blade Runner, Avatar, Harry Potter, Dune, Conan il Barbaro, Star Wars, I Sette Samurai non risulta un’operazione divertente, ma piuttosto fastidiosa. L’abuso “pacchiano” di certe istituzioni cinematografiche è un autogol, aggravato da una trama povera di idee, piatta senza mordente, raccontata con eccessiva lentezza e prevedibile in ogni singolo risvolto.

Rebel Moon: una cascata di plastica

Lo svolgimento del tutto scontato e la caratterizzazione banale di personaggi bidimensionali alimentano un senso di noia costante, che annienta qualsiasi volontà di spendere altre due ore di fronte al sequel (uscirà in streaming il 19 aprile 2024). Un ulteriore elemento che penalizza l’operazione Rebel Moon è l’assoluta assenza di realismo.

Tutto è finzione, ma questa volta non solo è il vetusto effetto rallenty a ridurre a “opera videoludica” un film di Snyder. Tutto il contorno plastifica, nel vero senso della parola, l’esperienza, e non aiuta lo spettatore a immergersi in questo nuovo universo narrativo.

Le ambientazioni sono appesantite da una CGI invadente e apatica, non in grado di rendere coinvolgenti scenari che potenzialmente potrebbero risultare affascinanti. La fotografia, altrettanto aggressiva, è a tratti fastidiosa.

Il cast – ad eccezione della protagonista Kora (interpretata da Sofia Boutella) – appare quasi tutto sbagliato. Le prove attoriali svogliate mettono evidenza il vuoto in cui navigano i personaggi secondari: tutti soggetti presto dimenticabili e ridicoli anche nel look. Numerosi dialoghi con battute “ad effetto” non sono accettabili: le “americanate” risultano insensate, imbarazzanti e fuori tempo.

Rebel Moon è un’opera artificiale, arrogante e senza anima, che non riesce a emozionare mai, nemmeno nel corso delle sequenze più drammatiche. Almeno le scene d’azione giustificano il “costo del biglietto” (dell’abbonamento)? Solo poche sequenze sono divertenti, seppur mai credibili per come sono state messe in scena. Dunque, si può affermare che sono in perfetta linea con l’arte di Zack Snyder!

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.