Star Wars. L’Imperatore Sheev Palpatine è il simbolo del male assoluto in tutta la saga di Guerre Stellari. Diverse generazioni di Jedi hanno dovuto affrontarlo e la Forza ha dovuto individuare diverse vie pur di ripristinare l’Equilibrio.
L’Ordine Jedi di Yoda, Mace Windu e di Obi-Wan Kenobi è stato spazzato via dal Sith, ma Luke Skywalker e la Ribellione sono riusciti a mettere la parola fine sul suo Impero. Il tentativo di ripristino dell’Impero Sith non è andato a buon fine, visto che Rey e Ben Solo, supportati da Leia Organa e lo stesso Luke, hanno intralciato i suoi piani, ottenendo la vittoria definitiva del bene sul male (del Lato Chiaro sul Lato Oscuro).
Darth Sidious ha subito due sconfitte cruciali. La prima è stata raccontata in Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi, dove il jedi Anakin Skywalker ha scaraventato nel vuoto il suo ex Maestro, per salvare il figlio Luke, pentito per il male fatto come Darth Vader.
In quell’occasione – ci è stato raccontato nella Trilogia Sequel – il corpo di Palpatine si è disintegrato, ma è riuscito a tornare dalla morte (la sua essenza ha preso possesso di un corpo clonato). Anni dopo, sul pianeta Exegol, si è ritrovato ad affrontare la “nipote Jedi”, che lo ha cancellato dalla realtà.
Le due morti dell’Imperatore e rottura dell’Equilibrio
La prima “morte” di Darth Sidious per mano del Prescelto ha comportato al ripristino dell’Equilibrio. I Sith, grazie a Sheev Palpatine, erano diventati i padroni assoluti della Galassia, alterando definitivamente l’Equilibrio nella Forza a favore del Lato Oscuro.
Un redivivo Darth Maul – rispuntato in The Clone Wars – aveva chiarito che la rottura dell’Equilibrio era avvenuta con l’inizio della Guerra dei Cloni:
Darth Maul: “Tante cose sono accadute nel frattempo. La Forza ha perduto il proprio Equilibrio”.
Savage Opress: “Sì, c’è un conflitto in corso, la guerra dei Cloni”.
L’Equilibrio spiegato attraverso gli dei di Mortis
Anche il dio di Mortis chiamato “Il Padre” ha confermato questa interpretazione. Sul pianeta Mortis l’Equilibro è iniziato a “spezzarsi” quando le azioni del Figlio (rappresentante del Lato Oscuro) lo stavano rendendo “l’essere predominante”.
Il Padre non ha mai parlato di un immediato squilibrio:
“L’Equilibrio di questo mondo si va sbriciolando e la guerra imperverserà nella vostra Galassia”.
Parla di sbriciolamento. Questo perché l’Equilibrio nella Galassia verrà meno definitivamente solo quando i Sith riusciranno a imporre il loro dominio totale attraverso il Lato Oscuro.
Quindi, è stata la collaborazione tra Darth Vader e Darth Sidious a distruggere del tutto l’Equilibrio, avendo reso i Sith padroni assoluti della Galassia (instaurazione dell’impero).
L’azione di Anakin Skywalker in Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi (indirizzata dal coraggio e dall’amore dell’eroe Luke Skywalker) ha “liberato” la Galassia e sottratto il potere assoluto al Lato Oscuro. La Forza, grazie a questi eventi, ha ritrovato il suo equilibrio, visto che non assisteremo mai più alla creazione di un nuovo Impero Sith, in grado di estendere l’ombra del Lato Oscuro su ogni angolo della Galassia.
Mai più un Impero Sith
Il piano di Darth Sidious nel post Endor era quello di vendicarsi su Luke Skywalker, su Leia Organa e la Ribellione per far risorgere l’Impero Sith, attraverso l’Ordine Finale.
La vittoria di Rey Skywalker – attraverso un atto puramente difensivo – ha fatto sgretolare tutti i sogni di vendetta del Signore dei Sith (morto definitivamente, non avendo più corpi in cui incastonare la propria essenza).
Quindi, l’Equilibrio della Forza non ha subito una rottura definitiva nella Trilogia Sequel. Il Primo Ordine, come l’Esercito Separatista anni prima, è stato uno strumento ideale per far sprofondare la Galassia nella guerra e nella paura.
Il compito di costruire un vero e proprio Impero Sith 2.0 spettava invece all’Ordine Finale, che la Resistenza e i Jedi hanno sconfitto. Esiste una differenza netta tra quanto accaduto nel periodo Guerre dei Cloni-Impero e nel periodo dell’ascesa del Primo Ordine. L’occupazione militare delle forze del Leader Supremo Snoke e di Kylo Ren (che non sono Sith), non è mai sfociata nella nascita di un Impero. Non c’è stata una nuova rottura dell’Equilibro nella Forza, ma solo uno “sfilacciamento” (cosa che potrà ripetersi all’infinito anche in futuro).
Interpretazione della Profezia alla luce della Diade
L’intervento della Diade – divenuta strumento ultimo della Luce – non ha vanificato le azioni del duo Anakin-Luke, i quali avevano già messo fine all’Impero, permettendo alla profezia del Prescelto di verificarsi.
Ben Solo e Rey sono stati i protettori di quell’equilibrio. Lo sono stati insieme, poiché nella Forza rappresentano un solo essere, composto dall’essenza degli Skywalker e dei Palpatine.
La profezia recita nella sua parte finale:
“Un Prescelto verrà, nato da nessun padre, e attraverso di lui sarà ripristinato il definitivo equilibro nella Forza”.
Il Prescelto “nato senza padre” resta proprio Anakin Skywalker. Attraverso di lui si verificano una serie di eventi che portano alla sia al ripristino dell’equilibrio definitivo nella Forza, sia alla sua “conservazione”.
Perché il ruolo di Luke Skywalker nella vittoria sui Signori dei Sith è stato determinante, più di quello di Anakin Skywalker stesso (è Luke ad aver sconfitto prima fisicamente, poi spiritualmente Darth Vader). Quindi la profezia si compie attraverso il sangue del Prescelto.
Così come la morte definitiva di Palpatine (che non ha permesso all’Ordine Sith di risorgere) è stata determinata dalla presenza di un soggetto di sangue Skywalker (Ben Solo), da un soggetto che nella Forza è legato a uno Skywalker (Rey). Entrambi addestrati dai figli del Prescelto: Luke è stato il maestro di Ben e Rey, Leia Organa ha salvato la Diade dal Lato Oscuro, addestrato Rey e indirizzato gli eventi verso la Battaglia di Exegol.
