STAR WARS. Luke Skywalker è stato determinante per la salvezza della Galassia e per la fine dell’Impero. Se non fosse intervenuto in prima persona la storia di Guerre Stellari avrebbe avuto un epilogo disastroso.
Finalmente sappiamo cosa sarebbe successo se Luke non avesse risposto all’appello di Leia Organa e Ben Kenobi.
Tutto ciò è stato svelato nel romanzo Gli Ultimi Jedi di Jason Fry, edizione ampliata che trovate in libreria grazie a Mondadori. Per altre info su questa “realtà alternativa’ continuate a leggere (contiene “spoiler” sul romanzo).
Star Wars – Il sogno della Forza
Luke ha tentato di chiudersi alla Forza, ma la Forza non glielo permetteva. Anzi lo tormentava con sogni che gli facevano capire quanto è importante per sconfiggere il Lato Oscuro.
Il prologo prende il via con la storia di un Luke che vive su Tatooine, sposato con Camie. Qui ricorda quei giorni stranissimi, quando ha consegnato i due droidi, spuntati dal nulla, all’Impero. Un gesto che ha determinato la scomparsa di Ben Kenobi (massacrato?), la sottomissione di Leia Organa all’Impero (uccisa e sfruttata ai fini di propaganda imperiale?), la distruzione di vari pianeti legati alla ribellione (Alderaan, Mon Calamari, Chandrila).
Questi e altri dettagli sono presenti in un prologo molto amaro, che sottolinea la differenza abissale tra il Luke Skywalker che tutti conosciamo e quello che ha deciso di non prendere parte all’azione.
Il prologo non è stato scritto giusto per aggiungere un passaggio inedito alla saga (nel film di Rian Johnson non c’è traccia). Infatti, è importante per capire lo stato d’animo del vecchio Luke, in esilio sull’isola di Ahch-To e per chiarire la sua situazione.
Infatti leggiamo, nella parte conclusiva:
“Era opera della Forza, che l’aveva avvolto in un sogno per penetrare le difese da lui erette contro la Forza stessa”.
Inoltre, in questo stesso momento il maestro Jedi ha una percezione che le cose stanno per cambiare, perché all’orizzonte c’è qualcosa in arrivo che muterà, ancora una volta, il suo destino.
