Star Wars: un estratto dal saggio “La poetica di George Lucas”

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Star Wars: “La poetica di George Lucas. Le avventure di un ragazzaccio con ambizioni eroiche“, è il titolo di un saggio scritto dallo sceneggiatore e regista Federico Greco.

L’opera è stata pubblicata da La nave di Teseo nella collana “I Delfini”. Vi diamo la possibilità di leggere un estratto dal saggio.


L’estratto

Confrontando il passaggio dell’Episodio I che abbiamo appena letto con la prima descrizione di Luke all’inizio dello script di Star Wars che segue (quarta stesura), risulta evidente, al contrario, l’intenzione di Lucas di servirsi quasi didascalicamente del dettato di Campbell e dunque la sua maggiore consapevolezza della necessita di strutturare narrazione e personaggi in aderenza al Viaggio dell’Eroe, e dunque di proiettarlo nello spazio e nel tempo universale del mito. Qui Luke e addirittura descritto come un “giovane contadino con aspirazioni eroiche”.

L’urgenza di definirlo subito come il protagonista del Viaggio e forte. Sembra quasi un appunto, che poi verrà infatti eliminato dalla sceneggiatura definitiva. Trattandosi di una stesura intermedia, infatti, Lucas non si preoccupa di rispettare le regole dello script hollywoodiano che in teoria vieterebbero di descrivere un personaggio attribuendogli qualità astratte, non filmabili, come può essere per esempio un’intenzione o un’aspirazione.

Parte 2

EST. TATOOINE – LANDA DESERTA – GIORNO.

Una landa desolata accecante si estende da orizzonte a orizzonte. Il caldo terribile generato da due soli gemelli si deposita su una figura solitaria, Luke Skywalker, un contadino con ambizioni eroiche che sembra molto più giovane dei suoi diciotto anni. I capelli arruffati e la tunica sformata gli danno l’aria di un giovanotto semplice ma adorabile, con un sorriso luminoso.

Sembrerebbe che Lucas stia applicando letterariamente, e non cinematograficamente, il seguente passaggio dell’Eroe dai mille volti di Campbell, in cui l’antropologo afferma che l’eroe che inizia il Viaggio e già tale, deve pero ancora dimostrarlo a se e al mondo: Il ciclo cosmogonico e presentato con sconcertante conformità negli scritti sacri di tutti i continenti, e da all’avventura dell’eroe un carattere nuovo e interessante. Con esso infatti appare chiaro che il pericoloso viaggio era una prova imposta non per ottenere ma per riottenere, non per scoprire ma per riscoprire. Appare chiaro che i poteri divini conquistati con tanta fatica erano già insiti nel cuore dell’eroe. Egli e il “figlio del re” che scopre di essere tale e quindi assume il ruolo che gli compete – “il figlio di Dio” che ha appreso ciò che significa essere tale.

Parte 3

Considerato da questo punto di vista, l’eroe e il simbolo di quella divina immagine creatrice e redentrice che e celata entro tutti noi e attende soltanto d’essere riconosciuta e portata alla luce. Se risaliamo cronologicamente la corrente e arriviamo alla seconda stesura, quella del 28 gennaio 1975, ancora intitolata Adventures of the Starkiller, possiamo notare che l’arco narrativo di Luke Starkiller e già quello definitivo di Luke Skywalker e “per qualche verso e anche più vicino alla struttura di Campbell”.

Lucas addirittura introduce la sceneggiatura con la seguente citazione tratta dal suo Journal of the Whills,819 confermando ancora di più quanto scritto più sopra da Campbell e quanto dichiarato da noi: … E nel tempo della più grande disperazione verrà un salvatore, e sarà conosciuto col nome di: IL FIGLIO DEI SOLI.

Per diverso tempo, alcune scuole di mitologi e antropologi dell’inizio del ventesimo secolo, in particolare tedesche e americane, sostenevano che tutti i miti avessero un riferimento metaforico originale al sole, al suo sorgere, al suo tramontare e alle sue influenze soprannaturali. Oppure alla luna.

Parte 4

Perciò, l’eroe delle culture primigenie sarebbe stato una rappresentazione del sole o della luna. Va detto, per correttezza, che tali teorie col passare degli anni sono diventate minoritarie. “Il figlio dei soli” non può che essere Luke, visto che il suo pianeta di origine, Tatooine, ha la particolare caratteristica di essere illuminato da due soli. E visto che, come abbiamo dimostrato, Luke signifi ca “luce”, “risplendere” (Una luce che cammina nel cielo ←). L’intento mitico del film, evidentemente religioso, in un senso ancora piu profondo ed esplicito di quanto poi lo sarà nella versione definitiva, e fortissimo. In questa stessa versione Luke, il cui nome in codice e “Angel Blue”, e il fratello di Deak Starkiller ed e stato quest’ultimo a inviare R2-D2 a Luke con un messaggio, invece che, come nella stesura definitiva, Leia a Obi-Wan Kenobi.

La descrizione che ne fa Lucas è molto diversa da quella della quarta versione.

33 EST ORRIDO DESERTO

Solitario, in un canyon spazzato dal vento, c’è LUKE STARKILLER, un ragazzo basso, paffuto,

di circa diciotto anni. Sembra congelato, una spada laser ronzante tenuta saldamente sopra la testa. I gemelli si arrestano sul crinale sovrastando il loro fratello e si azzittiscono. I robot si posizionano immediatamente accanto a loro.

C-3PO Quello è “Angel Blue”? Biggs si volta e spiega a gesti all’alto uomo di bronzo di fare silenzio. Sospesa ad altezza occhi – a circa un metro e mezzo davanti a Luke – una palla da baseball cromata galleggia lentamente compiendo un arco. La palla si sposta al lato del ragazzo, poi all’altro. All’improvviso fa un affondo fulmineo e si arresta a pochi centimetri dal volto di Luke. Luke non si muove e la palla arretra. Si muove lentamente dietro al ragazzo, poi fa un altro affondo stavolta emettendo un raggio laser rosso sangue. Luke si attiva.

Con un’unica mossa straordinaria si volta e fende l’aria con la spada laser respingendo il raggio, ma perde l’equilibrio e cade sul terreno desertico. La palla si posiziona velocemente a circa due metri e poi cade come un sasso sparando un altro raggio laser che colpisce Luke proprio sul fondo dei pantaloni. Luke emette un grido di dolore e cerca di rimettersi in piedi ma viene colpito diverse volte prima di riuscire a ritrovare l’equilibrio e schivare i colpi.

Qualche riga piu sotto, C-3PO chiede a Luke se e lui “Angel Blue”, il destinatario del messaggio. Luke risponde preferendo presentarsi con il suo soprannome(n): “Lo Skywalker” (“Quello che cammina nel cielo”).

C-3PO

“Angel Blue”?…

LUKE

“…lo skywalker…”

I due robot fanno un piccolo inchino davanti al ragazzo.

C-3PO, e la mia controparte R2-D2, al suo servizio, signore. In questa risposta c’è tutto il desiderio di Luke, già consapevole, di diventare l’eroe stellare della sua fantasia: “Un contadino con aspirazioni eroiche”. Nella stesura definitiva della sceneggiatura, invece, Luke non si riferisce a se stesso come lo Skywalker, perché l’istanza psichica dello zio Owen gli impedisce di vedersi separato dalla sua vita attuale su Tatooine. Anzi, nella stessa scena Lucas fa rispondere a C-3PO esattamente il contrario:

C-3PO

Capisco, signore.

LUKE

Ah! Puoi chiamarmi Luke.

C-3PO

Capisco, signor Luke.

LUKE

(ridendo)

No, solo Luke.

George Lucas ha deciso di far partire il Viaggio del suo Eroe “da più lontano” rispetto alle versioni precedenti dello script, in modo da renderlo piu faticoso e sorprendente: all’inizio Luke e solo Luke, un ragazzo umile, sconosciuto e gentile. La mitopoiesi diventa cosi ancora più potente.


Star Wars La sinossi del saggio La poetica di George Lucas

Per la prima volta un’analisi a tutto tondo dell’universo di Star Wars, tra rigorosa riflessione sulla scrittura cinematografica e affascinante viaggio nel profondo del nostro inconscio. Federico Greco coniuga storie e suggestioni, genesi e influenze del più formidabile prodotto audiovisivo (e non solo) di tutti i tempi: la saga di Guerre stellari, dalla prima, mitica, trilogia, fino alle uscite più recenti.

Dall’antropologia alla storia, dalla psicanalisi alla filosofia, le vicende e le storie che hanno portato alla creazione di una grande mitologia contemporanea. Un libro utile per tutti gli appassionati di cinema, filosofia, cultura pop e fantascienza. Un tentativo ambizioso, ma riuscito, di ricollegare i punti, in un gioco di specchi che consente per la prima volta una visione completa, esaustiva e al tempo stesso accessibile e leggera della genesi ideale e della realizzazione del capolavoro di George Lucas.

Star Wars: La biografia di Federico Greco

Federico Greco alterna il lavoro di sceneggiatore, regista, montatore cinematografico e televisivo con l’insegnamento (Università La Sapienza, Accademia di Belle Arti di Perugia). Tra i suoi lavori come regista e autore, spesso in collaborazione, figurano: Stanley and Us, Il mistero di Lovecraft, PIIGS. Ha scritto di cinema per le maggiori testate italiane, tra cui Cineforum, Musica! di Repubblica. Ha pubblicato tre libri sul cinema: Stanley and Us (2008), PIIGS (2020), La poetica di George Lucas (2021).


Per altre informazioni su “Star Wars: La poetica di George Lucas” visitate il sito web dell’editore.

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.