Billy Dee Williams sta per tornare sul grande schermo. E’ tra i protagonisti di Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker. L’attore, ormai ottantaduenne, ha interpretato Lando Calrissian negli anni Ottanta, esordendo nel film Episodio V – L’Impero colpisce ancora e diventando nel corso degli anni una vera e propria icona.
In una recente intervista ad Esquire si è aperto definitivamente, parlando della sua “gender fluidity” (fluidità di genere). Ha detto che quando parla di sé talvolta usa “se stesso”, altre volte “se stessa”. Questo perché a volte si sente femmile, altre volte maschile. Ha spiegato che si considera una persona gentile e non ha paura di mostrare quel lato di se stesso.
Parlando con Matt Miller di Esquire, ha poi affermato che il ruolo più importante della sua carriera – che ha aperto le porte a lui ed altri uomini di colore – è stato quello di Gale Sayers in Brian’s Song, un telefilm che ha ricevuto una nomination agli Emmy nel 1971. Parlava di due calciatori che erano compagni di stanza e migliori amici. Ha commentato dicendo che era per lui una vera e propria storia d’amore, tra due ragazzi, ma senza sesso. Una storia che è stata una sorta di svolta in termini di “divisione razziale”.
Poi Williams ha elogiato Donald Glover (il giovane Lando Calrissian in Solo: A Star Wars Story). In più ha svelato che già nella sceneggiatura il suo Lando era pansessuale. Quindi Jonathan Kasdan – scrittore di Solo – ha solo confermato questa caratteristica.
Infine ha difeso i giovani Kelly Marie Tran (Rose Tico), John Boyega (Finn) e Daisy Ridley (Rey) per gli attacchi sessisti e razzisti ricevuti sui social dalla gente. Ha detto che purtroppo ci saranno sempre commenti stupidi ed ha fatto capire che la migliore vendetta contro i portatori di odio è quella di vivere in pieno la loro vita creativa.
