STAR WARS. Il fandom della saga di George Lucas non è coeso e pacato. Ogni volta che viene prodotto un nuovo film assistiamo a vere e proprie guerre di pensiero. I social, negli ultimi anni, hanno amplificato i messaggi di odio e repulsione verso le novità, gli autori e gli attori.
Tutto ciò accadeva anche verso la fine degli anni Novanta, come i più ricorderanno. L’uscita di Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma accese un odio incontenibile verso George Lucas e chi aveva partecipato a questo capitolo prequel.
Star Wars – La rabbia di Mark Hamill
Il giovane attore Jack Lloyd, che interpretò il piccolo Anakin Skywalker, nel corso degli anni subì un trattamento pessimo. Lo stesso Mark Hamill, in un’intervista a Volture, ha voluto richiamare l’attenzione sul “massacro mediatico” subito da Jack, da Lucas e da tanti altri attori dei prequel.
Nella sua intervista, ha attaccato tutti quei fan che andavano oltre la critica, finendo per scrivere cose di una cattiveria che non è propria del valore stesso della saga:
“Non potevo credere ad alcune cose che hanno scritto sui prequel. Veramente, cose che andavano al di là del non mi piace. Sono ancora arrabbiato per il modo in cui trattavano Jake Lloyd. Era un bambino di soli dieci anni e ha fatto tutto quello che George voleva che facesse”.
Quel che ha lasciato a bocca aperta il nostro “Luke Skywalker” è vedere adulti trattare un ragazzino con odio e disprezzo, solo perché qualcuno ha preso il loro “giocattolone Star Wars” e lo ha trasformato in un qualcosa di diverso, lontano da quello che esisteva nella loro fantasia.
Non a caso lo stesso George Lucas, dopo l’esperienza dei prequel, ha deciso di prendere le distanze da una parte del fandom, preferendo lasciare ad altri l’eredità della sua saga capolavoro.
George aveva creato Una Nuova Speranza per un pubblico di ragazzini (come spiegato nel nostro articolo), ma si è ritrovato nel tempo ad affrontare adulti poco maturi e che avevano smesso di sognare.
