Star Wars: il fandom deve avere potere di indirizzare la saga? Il punto della situazione

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Star Wars ha ormai un fandom diviso. Da una parte c’è chi segui i nuovi prodotti con il giusto entusiasmo e trasporto, cercando di esplorare la grande storia della Galassia ideata da George Lucas. Dall’altro versante c’è chi mal digerisce la presenza di questo nuovo corso di storie, che ha impacchettato un lungo passato nel “Legends” e si propone come unica vera fonte canonica.

Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi sembra esser stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I giudizi sulla pellicola di Rian Johnson hanno creato una ulteriore divisione. Tra i fan che accettavano ben volentieri le novità dell’era Disney, una fazione ha deciso di prendere le distanze a causa degli eventi narrati nell’ultimo capitolo.

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Ad esempio, c’è oggi chi non accetta la deriva tragica dell’eroe Luke Skywalker. Forse sognavano di rivederlo nella funzione di deus ex machina. Invece hanno scoperto (cosa che si sapeva già), che doveva essere solo messo da parte, per puntare i riflettori sui nuovi protagonisti. Questa nuova generazione non piace a tutti, anche se ha trovato simpatie fuori dal fandom.

Il web e, in particolare, i social newtork stanno diventando un archivio di critiche, lamentele e di “correzioni”. In tanti cercano di suggerire delle modifiche alle scene o ad interi film. In tanti vorrebbero che la storia di Guerre Stellari si svolgesse secondo la loro fantasia. Film, fumetti o serie tv devono raccontare quelle trame che sono già nelle menti dei fan? Queste idee/convinzioni sono state costruite nel corso degli anni, attraverso anche quell’insieme di avventure Legends, che hanno agito liberamente sulla saga principale trascinandola anche verso dubbi lidi.

Star Wars – Nuove storie o limbo?

Tutto questo porta alla non accettazione delle decisioni dei professionisti. Le reazioni stanno diventando di totale chiusura in certi casi, in altri di protesta attiva. Il boicottaggio nei confronti della Lucasfilm esiste. Basta fare un giro su Twitter, Youtube o Facebook per rendersi conto di quante centinaia di fan hanno deciso che lo Star Wars targato “Disney” non è Guerre Stellari, non va seguito e va combattuto.

Secondo voi, il fandom deve avere potere sulle storie e influenzare gli scrittori professionisti? Diversamente, fa bene la Lucasfilm a cercare un pubblico diverso, meno pretenzioso, con la mente più libera ed elastica? Insomma, il messaggio di Lucasfilm sembrerebbe essere: “se Luke Skywalker si è unito alla Forza, soffrite, arrabbiatevi, ma fatevene una ragione”.

Creare barriere verso le storie future serve a qualcosa? Una cosa è certa: fuori dal circuito Disney probabilmente Guerre Stellari rischierebbe di tornare in un inutile limbo.

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.