Star Wars. La serie tv Ahsoka di Dave Filoni (Disney+), in generale, ha avuto dei riscontri positivi. Le valutazioni sono abbastanza buone e ha appassionato la maggior parte dei fan della saga.
Nonostante questo risultato incoraggiante, sta emergendo una certa preoccupazione sul futuro del mandoverse. Infatti, diversi siti web internazionali hanno iniziato a mettere in evidenza certi dati di ascolto, che di certo non promettono nulla di buono.
SFFGazzette, ha scritto un articolo per confrontare gli ascolti degli ultimi episodi delle varie serie tv di Lucasfilm. Ahsoka, purtroppo, secondo i dati a loro disposizione, ne esce con le ossa rotte.
Questo sito ha preso in considerazione i dati raccolti da Samba TV, un gruppo che raccoglie dati da un solo tipo di televisione in circa 2 milioni di famiglie statunitensi.
Star Wars: analisi dei dati di Ahsoka
Qui di seguito un passaggio del pezzo che vuol evidenziare un andamento non positivo dello show:
“Secondo loro, 863.000 famiglie si sono sintonizzate sul finale di stagione di Ahsoka in un periodo di cinque giorni. In confronto, ritengono che 1,5 milioni di famiglie abbiano guardato il finale della terza stagione di The Mandalorian all’inizio di quest’anno, con la deduzione che l’interesse per il seguito di Star Wars Rebels sia diminuito (Samba TV ha precedentemente riferito che 1,2 milioni di famiglie hanno guardato la prima di Ahsoka).
Molti siti e account di social media stanno usando questo fatto come scusa per dichiarare che il franchise di Star Wars è “morto” dopo questa serie al femminile. Per contestualizzare le cifre condivise, però, Disney+ ha annunciato che la prima di Ahsoka ha ricevuto 14 milioni di visualizzazioni globali.
Tenendo presente questo dato, è importante ricordare che l’ottava puntata dello show avrebbe attirato ben più di 863.000 spettatori. Solo sulla base di questi numeri, un calo di poco più di un paio di centinaia di migliaia di telespettatori nell’arco della stagione non è un cattivo risultato e paragonare Ahsoka a uno show affermato al suo terzo anno non ha davvero senso.“
Insomma, il calo non dovrebbe preoccupare più di tanto! Restiamo in attesa di conoscere ulteriori dati…
