Star Wars. In che ordine guardare la saga di Guerre Stellari per la prima volta? Decidetelo voi, ma non fatelo prendendo in considerazione il Machete Order (l’Order Machete).
Questo ordine è stato suggerito da un informatico chiamato Rod Hilton, il quale ha consigliato di approcciarsi alla saga di George Lucas senza tener conto di un criterio cronologico e della data di uscita delle varie pellicole.
Il suo schema prende in considerazione la Trilogia Originale/Classica e quella Prequel e prevede di iniziare la pellicola con il primo film:
- Una nuova speranza (Episodio IV, 1977)
- L’Impero colpisce ancora (Episodio V, 1980)
- L’Attacco dei Cloni (Episodio II, 2002)
- “La Vendetta dei Sith (Episodio III, 2005)
- Il Ritorno dello Jedi (Episodio VI, 1983)
Già il fatto che ci sia un grande assente in questo ordine di visione, mi porta a disprezzarlo concettualmente. Episodio I – La Minaccia Fantasma è un film essenziale, che George Lucas ha scritto con il cuore. L’informatico lo considera un film “scarso”, quindi da evitare. Ma non è assolutamente così.
Alla base del primo film (in ordine cronologico) ci sono le veri origini di Anakin Skywalker/Darth Vader, ci sono concetti fondamentali che riguardano la Repubblica, l’Ordine dei Jedi e i Sith. Per non parlare dell’introduzione di grandi personaggi come Padmé Amidala, Qui-Gon Jinn e Darth Maul. Senza Episodio I è addirittura complesso capire il rapporto padawan-maestro tra Anakin e Obi-Wan Kenobi, visto che viene spiegato come i due sono stati “associati”.
Gli altri problemi dell’Ordine Machete
Chi ha usato questo ordine recentemente si è reso conto di aver scoperto la grande storia degli Skywalker nel peggiore dei modi.
Questo perché una parte della Trilogia Prequel è considerata come se fosse un lungo flashback di Darth Vader. In realtà non è così, visto che è il racconto della sua origine, della caduta dell’Ordine Jedi e dell’Ascesa dell’Impero. La seconda Trilogia non può essere ridotta a semplice “ricordo”.
Inoltre, mettere in pausa la Trilogia Originale in questo modo porta a spezzare tutto il pathos che crea Episodio V, che di certo non ha bisogno di tuffarsi in prequel che stilisticamente sono stati concepiti per essere moderni e diversi. In più, avvicinare Episodio III ed Episodio VI potrebbe accentuare un problema (marginale): alcune soluzioni narrative adottate da George Lucas sono state “bollate” come incongruenze o buchi di trama. Quindi, è preferibile guardare le due pellicole in periodi del tutto differenti.
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