Star Wars. In questo spazio vi offriamo la nostra recensione del Capitolo 20 della serie tv The Mandalorian, titolo di punta Disney+. E’ online il nuovo episodio della Stagione 3, intitolato Il Trovatello.
Attenzione: la prima parte è senza spoiler. La seconda analizza l’episodio in maniera più dettagliata.
Episodio ben confezionato, che sicuramente raggiunge la sufficienza. Lo fa puntando tutto sulle vicende passate e presenti di due sventurati Trovatelli mandaloriani.
Ancora una volta è possibile associare il titolo a più personaggi di questa saga: il piccolo Grogu, Ragnar e non solo. La stessa Bo-Katan Kryze è un po’ “una trovatella” inserita in un contesto nuovo. Per lei il discorso è abbastanza più complesso.
Finalmente Jon Favreau ha scelto di offrire dettagli sul passato di Grogu, prestando attenzione alla sua evoluzione futura. Per il resto, questa puntata è “Bo-Katan centrica“, visto che serve per mettere in mostra le sue capacità da leader e per raccontare il suo rapporto con il Credo dei Figli della Ronda.
Tanta, tantissima azione e svariate creature, in questo tassello che solo apparentemente è tutto verticale. Per quanto riguarda il lato tecnico, hanno offerto alcune immagini pittoresche, alternate a scene più grottesche, dove l’imperfezione visiva non è un difetto evidente.
Un punto in più decisamente per una grossa sorpresa che “riabilita” definitivamente un attore. Il minutaggio è breve, purtroppo, anche se la sceneggiatura è in grado di narrare tutto il necessario, senza perdere tempo.
Il voto all’episodio: 7 su 10.
Star Wars Spazio Spoiler: The Mandalorian 3 – Recensione Episodio 4 – Il Trovatello
Titolo: (The Foundling) anticipa il discorso “chi ha salvato Grogu”. Si può associare anche alla figura del mandaloriano Ragnar, rapito dalla bestia volante. Il finale mette in campo altri trovatelli, un po’ più difficili da gestire, considerato che sono creature.
Prima parte: Grogu ha sempre più controllo dei suoi poteri. Abbiamo di fronte un “piccolo Yoda”, che potrà veramente cambiare le sorti del suo nuovo popolo. L’addestramento – alla sua portata – è stato divertente anche per conoscere nuovi aspetti della cultura mandaloriana. Il flashback sull’Ordine 66, con il ritorno sulle scene di Ahmed Best (nei panni non più di Jar Jar Binks, ma del maestro Jedi Kelleran Beq), è una delle più grandi trovate di Jon Favreau e del suo team. Ruolo meritato! Kelleran aveva fatto il suo esordio in uno show per bambini – Jedi Temple Challenge – disponibile su Youtube.
Parte centrale: l’attenzione si sposta sul trovatello Ragnar e sulla sua disavventura. Questa volta a salvare il trovatello ci devono pensare i mandaloriani adulti e Grogu patisce un po’ il suo essere messo da parte. La missione verso il nido della creatura alata è utile per mettere in risalto le capacità da leader di Bo-Katan, ma anche per convincere del suo valore i più scettici tra i Figli della Ronda. Il tutto si consuma in scene d’azione spettacolari e corali, che funzionano molto bene su schermo.
Parte finale: il capitolo si chiude con una confessione di Bo-Katan, che riceve dall’Armaiola il simbolo del mitosauro (Grogu, prima aveva ricevuto un nuovo simbolo per la sua cotta di maglia). Le scene conclusive servono per confondere “le acque”. Il mitosauro esiste o è stato solo una visione della mandaloriana? La verità la conosciamo tutti e la conosce anche lei. Bo-Katan ha abbracciato il Credo o vuole rivoluzionarlo dall’interno?
Personaggi: Din Djarin è stato messo decisamente da parte, a tal punto da non sembrare nemmeno più il protagonista della storia. Tutti i riflettori sembrano essere stati puntati su Grogu e Bo-Katan Kryze. Il primo sta crescendo a vista d’occhio, mettendo a frutto il suo potenziale jedi e mandaloriano. La seconda sembra poter riscattarsi come mandaloriana, ritrovando certezze e sfruttando una situazione per una resurrezione globale del suo popolo.
Considerazioni finali: non un grandissimo episodio, ma interessante sotto diversi aspetti. Un problema è evidente: la storia sembra un po’ allo sbando, visto che non si possono ancora intuire le reali direzioni della trama e il “nuovo ruolo” dei suoi protagonisti principali.
