Star Wars: perché Rey usa i fulmini della Forza e poi smette di farlo

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Star Wars. Rey Skywalker ha un’origine controversa. J.J. Abrams ha scelto di legarla alla dinastia Palpatine, per poi essere “corretto” da Lucasfilm, che ha reso ancor più “oscura” la sua nascita.

Per il canone Rey è simbolicamente la “nipote” dell’Imperatore Darth Sidious. In realtà, è la figlia di un clone del Signore dei Sith. Il legame di sangue c’è tutto, a tal punto che potrebbe essere definita una sorta di “figlia” dello stesso Sheev Palpatine.

Una delle capacità di Rey, mostrate nel corso di Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker, ha scosso il pubblico. La ragazza è stata in grado di usare i fulmini di Forza, prerogativa del Lato Oscuro. In una seconda fase del film ha scelto di non utilizzarli nella lotta contro il “nonno”.

Come ha potuto sfruttare un potere così grande, senza un minimo addestramento da “Sith”? Quando ha scagliato i fulmini lo ha fatto dopo aver perso il controllo emotivo. Quindi, innanzitutto, va sottolineato che lo ha fatto con volontà, ma senza essere consapevole del suo potere effettivo.

E’ riuscita a sfruttare questa abilità solo perché i suoi geni sono quelli dell’Imperatore? O c’è dell’altro?

Star Wars: l’oscurità di Rey Skywalker e i suoi poteri

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Il film ha messo in evidenza, costantemente, il grande “potenziale oscuro” della ragazza. Lei è frutto di un esperimento genetico, ma questo potrebbe non essere il motivo per cui è stata in grado di scagliare i fulmini.

Secondo il sito web Screen Rant, la ragazza potrebbe aver appreso il potere addirittura studiando gli antichi testi Jedi. Quindi, perdendo il controllo emotivo, avrebbe semplicemente messo in pratica il suo sapere.

Spiegazione che ha una logica, ma che dovrebbe essere integrata con un altro elemento essenziale: Rey e Ben Solo formavano una Diade. I loro poteri, soprattutto quando erano vicini, erano amplificati e legati ad entrambi i Lati della Forza. I due giovani hanno manifestato capacità uniche, oltre misura, in diverse occasioni.

Per questo la protagonista della Trilogia Sequel ha potuto usare un potere tipico della Cultura Sith.

Perché non si è servita dei Fulmini della Forza nella battagli finale contro Darth Sidious? La risposta sta negli “Skywalker” che con il loro sacrificio e con i loro insegnamenti le hanno fatto capire che doveva tenersi lontana dal Lato Oscuro.

Lei non ha avuto più bisogno di quel potere oscuro per resistere agli attacchi dell’Imperatore. Si è semplicemente aperta totalmente alla Forza, divenendo un vascello. L’essere parte di una Diade l’ha resa uno strumento ideale e fortissimo. Nonostante tutto, alla fine di quel confronto ha perso la vita.

E’ “resuscitata” grazie all’intervento sacrificale di Ben Solo, che aveva per natura il potere della guarigione e, in un certo senso, si sentiva in debito. L’ultimo col sangue Skywalker, insomma, aveva un potenziale pari a quello dell’ultima Palpatine: i due nella Forza erano praticamente la stessa “persona”.

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.