Star Wars: il monologo di Maarva e il manifesto di Nemik

Star Wars Guerre Stellari Andor manifesto Karis Nemik monologo funerale Maarva Carassi Andor

Star Wars. Direttamente dalla serie tv Andor di Disney+, due testi che hanno conquistato il cuore dei fan, confermando il livello altissimo di scrittura dello show di Tony Gilroy.

Il manifesto di Karis Nemik.

Verranno tempi in cui combattere sembrerà impossibile. Ne sono certo.

Da soli, sfiduciati, sovrastati dalla grandezza del nemico.

Ricordate questo: la libertà è un’idea pura.

Nasce spontaneamente e senza imposizioni.

Atti di rivoltà casuali stanno avvenendo in ogni angolo della galassia.

Interi eserciti, battaglioni, non hanno idea di essersi già arruolati per la causa.

Ricordate che la frontiera della Ribellione è ovunque.

Anche la più piccola rivolta spinge le nostre linee più avanti.

E poi ricordate questo: il bisogno imperiale di controllo è disperato perché è innaturale.

La tirannia richiede sforzi costanti.

S’incrina e si rompe. L’autorità è fragile.

L’oppressione è la maschera della paura.

Ricordate questo.

E sappiate questo: verrà il giorno in cui tutte queste schermaglie e battaglie, queste rivolte romperanno gli argini dell’autorità dell’Impero e poi ce ne sarà una di troppo.

Una sola spezzerà l’assedio.

Rammentate questo.

RIBELLATEVI.

Star Wars: L’ultimo saluto della madre di Cassian Andor

Star Wars Andor critica recensioni stagione 1 uno 2 data di uscita trama trailer disney foto immagini leak spoiler sceneggiatura screencaps

Mi chiamo Maarva Carassi Andor.

È un onore stare dinnanzi a voi.

È un onore essere una figlia di Ferrix, ed è un onore essere degna della pietra.

Strano, mi… mi sembra quasi di vederla.

Avevo 6 anni, credo, la prima volta che toccai una pietra funeraria.

Che sentii la nostra musica, compresi la nostra storia.

Tenevo per mano mia sorella mentre tornavamo da Piazza della Fontana.

Dove siete ora, sono stata più volte di quanto ricordi.

Ho sempre voluto elevarmi.

Ho sempre desiderato, sempre atteso di essere ispirata.

Ricordo ogni volta che è successo, ogni volta che i morti mi hanno elevata.

Con la loro verità.

E ora sono morta.

E desidero elevare voi.

Non perché voglia distinguermi o essere ricordata. Ma perché voglio che voi andiate avanti.

Voglio che Ferrix vada avanti.

Nelle mie ultime ore, questo è ciò che mi conforta di più. Ma io temo per voi.

Abbiamo dormito.

Avevamo l’un l’altro, Ferrix, il nostro lavoro e le nostre giornate.

Avevamo l’un l’altro e ci hanno lasciati in pace.

Abbiamo tenuto aperte le rotte commerciali e ci hanno lasciati in pace.

Abbiamo preso i loro soldi e li abbiamo ignorati, tenevamo i motori accesi e, quando se ne sono andati, li abbiamo dimenticati.

Perché avevamo l’un l’altro.

Avevamo Ferrix.

Ma dormivamo. Io dormivo.

E ho voltato le spalle alla verità che non volevo affrontare.

C’è una ferita che non guarirà al centro della galassia.

C’è un’oscurità che penetra come ruggine in tutto ciò che circonda.

L’abbiamo lasciata crescere e ora è qui.

È qui e non più per farci visita. Ma per restare.

L’Impero è una malattia che prospera nell’oscurità, e non è mai più vivo di quando dormiamo.

È facile per i morti dire di combattere, e forse è vero, forse combattere è inutile.

Forse è troppo tardi.

Ma vi dico questo: se potessi tornare indietro, mi sveglierei prima e combatterei QUEI BASTARDI… GIÀ DALL’INIZIO!

COMBATTETE L’IMPERO!

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.