Star Wars. Chi è il vero eroe? Come si diventa eroi? Servono grandi poteri per essere riconosciuti come eroi? Phil Szostak (Lucasfilm creative art manager), ha pubblicato su Twitter un discorso fatto da George Lucas nel 1999.
Il creatore di Guerre Stellari ha spiegato nei dettagli cosa è per lui un eroe. Prima di andare a scoprire la sua definizione di eroismo, serve fare un passo indietro.
Perché è possibile capire il pensiero dell’autore attraverso le sue stesse opere. Star Wars, ad esempio, è un racconto influenzato da altre storie che trattano questo argomento, ma anche dallo stesso percorso di studi affrontato da Lucas.
Il suo Luke Skywalker è un Re Artù moderno, un predestinato che ha scelto di portare sulle spalle il peso di un’intera galassia.
Una guida per Lucas è stata l’opera di mitologia comparata L’eroe dai mille volti. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1949 da Pantheon Books, è stato scritto da Joseph Campbell. L’autore ha confrontato i miti di varie culture del mondo, introduce una sua teoria che riguarda la struttura mitologica del viaggio dell’eroe “archetipo”.
Star Wars: George Lucas spiega chi è il vero eroe nella nostra realtà
Queste le parole del regista:
“Tutti hanno la possibilità di scegliere se essere o non essere un eroe ogni giorno della loro vita. Si può aiutare qualcuno, essere compassionevoli verso le persone, trattarle con dignità, oppure no. In un modo o nell’altro si diventa eroi e nell’altro ancora si è parte del problema”.
In questo passaggio c’è tutta la storia di Anakin Skywalker (che ha scelto di diventare Darth Vader), ma anche quella di Luke Skywalker, che si è laureato vero eroe della galassia.
“(essere eroe) Non è una cosa fuori dall’ordinario. Non devi combattere con una spada laser gigante e far esplodere tre astronavi per diventare un eroe. È una cosa molto piccola che accade ogni giorno della tua vita”.
Diventa interessante questo allontanarsi dai suoi stessi protagonisti per spiegare meglio il concetto di eroe.
George Lucas ha sempre immaginato Star Wars come una fiaba moderna, come uno strumento per rinnovare le vecchie storie e coinvolgere un pubblico più giovane. Il suo obiettivo era quello di parlare ai cuori dei bambini per indirizzarli verso un percorso di onestà e giustizia sociale.
