Star Wars. La caduta dell’Ordine Jedi ha origini che si possono far risalire a un periodo precedente all’Alta Repubblica. Grazie alle nuove pubblicazioni di Lucasfilm, la storia della Galassia è stata ampliata e sono stati approfonditi diversi concetti della Trilogia Originale e della Trilogia Sequel.
L’Ordine Jedi è stato manipolato dall’Ordine Sith (che ha agito per tantissimi secoli nell’ombra), ma non tutte le colpe si possono far ricadere sui loro storici nemici. Qualcosa si è corrotto nel corso del tempo e i Jedi hanno una responsabilità chiara, essendosi allontanati in qualche modo dalla Forza.
George Lucas aveva una sua idea ben chiara riguardo la distruzione dell’Ordine. In questo articolo troverete le sue esatte parole. Niente tesi, niente analisi dei fan o del sottoscritto, ma il pensiero “purissimo” di chi ha creato la saga.
Star Wars: come George Lucas ha spiegato la distruzione dei Jedi
Perché l’Ordine Jedi è finito nel caos? Come mai non è riuscito a prevedere le mosse del Lato Oscuro, a contrastarlo e annientarlo? Perché si sono fatti raggirare dai Signori dei Sith?
Secondo George Lucas per rispondere a questa domanda serve analizzare il ruolo dei Jedi nella Galassia. Infatti, secondo le sue parole, negli ultimi anni della Repubblica era stata completamente snaturato.
George Lucas nel 2005 parlava così:
“Il lavoro [dei Jedi] in realtà non è quello di andare in giro a combattere la gente, [tuttavia] stanno combattendo una guerra e stanno facendo qualcosa che non avrebbero dovuto fare. Sono stati corrotti da questa guerra, essendo costretti a essere generali invece che pacificatori”.
Una volta diventati soldati, i Cavalieri Jedi e il loro leader hanno smesso completamente di ascoltare la Forza. Non tutti sono stati deviati, anzi in tanti nel corso degli anni hanno “denunciato” atteggiamenti non consoni al credo.
Tra questi c’era proprio Qui-Gon Jinn, uno dei pochi Jedi della Repubblica che aveva deciso di ribellarsi all’Ordine, per sentire e obbedire al volere della Forza.