Star Wars: nuovo nome e tattiche di manipolazione del culto Sith

Star Wars concezione di Anakin Skywalker Palpatine scena tagliata

Star Wars. Darth Sidious aveva un obiettivo principale: portare a termine una feroce vendetta contro gli Skywalker, che erano stati artefici della sua caduta. Liberandosi di loro, avrebbe potuto avere via libera per la riconquista della Galassia.

Per raggiungere questo scopo, ha dovuto manipolare la mente di Ben Solo, figlio di Leia Organa e del marito Han. Il bambino è stato trasformato in Kylo Ren, dopo un lungo percorso di manipolazione psicologica, che lo ha spinto ad allontanarsi dalla famiglia e a cambiare identità.

Ben Solo non ha mai ricevuto un titolo Sith, ma come successo a suo nonno Anakin Skywalker, ha scelto un nuovo nome per rappresentare se stesso dopo il passaggio al Lato Oscuro.

L’Imperatore Sheev Palpatine, attraverso il Leader Supremo Snoke, è riuscito a indottrinare il ragazzo, sfruttando proprio le tattiche di manipolazione del culto Sith. Infatti, il cambio di identità e la rinascita oscura è uno dei passaggi cruciali per la nascita di un nuovo Signore dei Sith.

Cosa che – è bene precisarlo – Kylo Ren non era, poiché Darth Sidious non si poteva permettere un rivale oscuro troppo potente e poco manipolabile.

Star Wars: la funzione del cambio di nome

Star Wars Anakin Skywalker Ben Solo Kylo Ren Darth Vader(1)

Il cambio di nome di Ben Solo deriva dal desiderio di prendere le distanze dal suo passato. C’è dell’altro e riguarda proprio il fulcro del culto Sith.

Sicuramente Ben era intenzionato a tagliare i ponti col suo passato, sentirsi un’altra persona, nel tentativo di uccidere il suo lato buono. Snoke era stato bravo a fargli sentire tutto il peso di una eredità mastodontica, mostrandogli i lati negativi dell’essere un predestinato.

E’ proprio lui che lo ha esortato a scegliere un nuovo nome per “uccidere una parte di se stesso” e recidere i legami con la famiglia d’origine.

Gestire Ben Solo secondo la tradizione Sith, pur non rendendolo un “Darth”, è servito a Palpatine per alimentare al meglio il lato oscuro di un ragazzo che aveva scelto il nonno Darth Vader come punto di riferimento.

Quindi, in definitiva, l’indottrinamento di Kylo Ren è stato ultimato sia attraverso l’imposizione di una nuova identità, sia attraverso l’allontanamento dalla famiglia e dagli affetti. Un’operazione di controllo totale di una mente fragile (Snoke ha iniziato ad agire sulla mente di Ben sin da quando era bambino).

Per controllare l’ultimo Skywalker – vittima di un piano di vendetta – ha puntato tutto su un lungo processo che alimentava il senso di vergogna nel ragazzo, per poi isolarlo totalmente nel momento più opportuno.

L’ultimo step definitivo per la nascita di un cavaliere oscuro totale era quello di costringere Ben a liberarsi del suo dolore, uccidendo una persona amata. Un rituale necessario per un Sith, che non dovrebbe mai provare rimorso per il male inflitto.

Proprio quest’ultima tecnica di manipolazione non ha portato i frutti sperati: Ben Solo, pur intrappolato in una nuova identità, dopo l’uccisione del padre ha capito di non essere degno di sposare il culto Sith, rapito da sentimenti di dolore e dispiacere.

via | ScreenRant

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.