Star Wars. La prima stagione della serie tv animata Visions ha convinto gran parte del fandom e, di conseguenza, la stessa Lucasfilm, che ha rinnovato il progetto.
La seconda stagione era stata annunciata tempestivamente e nella giornata di ieri è stata ufficializzata la data di uscita su Disney+: il 4 maggio 2023 nel giorno dello Star Wars Day.
Non finisce qui, visto che Lucasfilm ha svelato anche i titoli degli episodi, i registi e gli studi di produzione con cui ha collaborato per la loro realizzazione.
La lista propone titoli veramente intriganti:
- Sith – diretto da Rodrigo Blaas, dello studio spagnolo El Guiri
- Screecher’s Reach – diretto da Paul Young, dello studio irlandese Cartoon Saloon
- In the Stars – diretto da Gabriel Osorio, dello studio cileno Punkrobot
- I am your Mother – diretto da Magdalena Osinska, dello studio britannico Aardman
- Journey to the Dark Head – diretto da Hyeong Geun Park, del sudcoreano Studio Mir
- The Spy Dancer – diretto da Julien Chheng, dello studio francese La Cachette
- The Bandits of Golak – diretto da Ishan Shukla, dello studio indiano 88 Pictures
- The Pit – diretto da Justin Ridge, dello studio giapponese D’art Shtajio
- Aau’s Song – diretto da Nadia Darries e Daniel Clarke, dello studio sudafricano Triggerfish
Star Wars: cosa è Vision 2, la sua funzione e un commento sul progetto
James Waugh, il produttore esecutivo, ha lasciato intendere in un’intervista che la prima stagione è stata un successo. Poi ha spiegato:
“Con il primo volume abbiamo mostrato l’immaginazione dell’industria anime. Con il secondo volume abbiamo allargato il nostro sguardo per accompagnare il pubblico in un viaggio globale tra i creatori di maggior talento in giro per il mondo.”
Visions è un progetto che è stato pensato per stare fuori dal canone ufficiale. Questo potrebbe essere un bene. Queste storie originali, che si ispirano all’arte di George Lucas e di tutti coloro che hanno collaborato con lui, possono essere viste in maniera rilassata. Non hanno conseguenze sulla trama principale!
Questo è in assoluto il punto forte di una produzione che tenta di stupire, recuperando la magia di Guerre Stellari, incanalandola nelle televisioni di tutto il mondo, attraverso l’interpretazione di professionisti illustri.
L’idea di affidare a studios internazionali la materia Star Wars, offrendo loro di impastarla liberamente è assolutamente vincente. Lucasfilm ha puntato più sulla cultura questa volta (mettendo in secondo piano l’intrattenimento). Ha allargato il bacino di autori, ricercando figure innamorate di Star Wars in tutto il mondo.
Visions non è una serie tv essenziale, ma allo stesso tempo c’è un forte bisogno di produzioni fatte col cuore e con quella leggerezza creativa che da un po’ manca da queste parti.
Ben venga questo genere di sperimentazione intelligente. Anche perché, i cortometraggi più apprezzati avranno il giusto potenziale per generare nuove leggende…
