Star Wars: perché Ezra Bridger è migliore di Anakin Skywalker

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Star Wars. Ezra Bridger è il protagonista della serie animata Rebels. E’ un personaggio positivo, che ha dovuto superare una lunga serie di traumi, sofferenze e perdite. Il Lato Oscuro, in un modo o nell’altro, lo ha messo ripetutamente alla prova.

Il suo primo lungo argo narrativo è chiuso da tempo e lo ha visto scegliere, in maniera decisa, il Lato Chiaro. La sua storia si è conclusa in maniera drammatica, poiché è uscito di scena per salvare il pianeta Lothal, i suoi amici, la Galassia intera dall’Impero.

Ha fatto scelte di cuore, onorando il suo essere Jedi e il suo maestro Jedi Kanan Jarrus. Il suo ultimo atto è stato da grande eroe che ha capito il valore del sacrificio e della rinuncia.

Come Anakin Skywalker, in realtà, è arrivato più volte a un pericoloso bivio. Dave Filoni lo ha messo a dura prova, facendolo tentare dal Lato Oscuro. Due grandi Signori dei Sith come Darth Sidious e Darth Maul hanno cercato di deviare il suo percorso verso l’oscurità. Hanno tentato di corromperlo, con promesse anche irrinunciabili (come quella di “ritrovare” i genitori perduti e defunti).

Ezra, grazie anche agli insegnamenti di un grande Caleb Dume, è rimasto nel Lato Chiaro, non trasformandosi in un operatore del male.

Star Wars: la forza di Ezra Bridger. Da dove nasce?

Dunque, questo giovane personaggio, come Anakin Skywalker non ha avuto una vita facile. Anzi, ha visto il suo pianeta soffrire, schiacciato dall’Impero. E’ cresciuto da solo, senza i suoi genitori che si sono sacrificati nella loro battaglia contro il male. Si è ritrovato catapultato in una guerra, dove ha visto morire conoscenti, amici, maestri.

Nonostante tutto questo dolore, pur vivendo momenti di sbandamento, non ha mai passato il limite totalmente, riuscendo a far prevalere il suo lato buono.

E’ stato messo in condizione di salvare chi amava, violando la Forza stessa. Ha avuto la possibilità di affidarsi all’oscurità pur di raggiungere un livello di potere tale da superare i propri limiti.

La “grande fortuna” di Ezra Bridger è stata sicuramente quella di aver avuto grandi maestri con una mentalità più elastica e meno legata alla rigidità dell’Ordine dei Jedi. Ha avuto maestri che hanno saputo ascoltare il suo dolore, i suoi traumi, le sue perplessità, che lo hanno compreso e indirizzato verso un futuro da eroe.

Da un certo punto di vista è figlio di Kanan Jarrus e Ahsoka Tano, che sono stati al suo fianco nei momenti più delicati della sua crescita come padawan Jedi. Con mente lucida, forti dell’esperienza di chi è venuto prima di loro (fallendo), sono riusciti a trasmettergli il senso di altruismo, sacrificio, mostrandogli l’importanza di agire per la Luce e di fare la cosa giusta.

Le loro lezioni lo hanno spronato a non crollare di fronte le tentazioni oscure e di accettare il percorso naturale della vita. Il ragazzo ha imparato a rinunciare a chi ama e a non abusare del suo potere per stravolgere gli eventi per puro egoismo, controllando così i suoi controversi sentimenti.

La debolezza di Anakin Skywalker

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Il Prescelto, diversamente, durante il suo percorso di crescita, non ha avuto un supporto simile e incisivo. Al contrario, è stato lasciato, sin da bambino, nella disponibilità di un maestro come Sheev Palpatine, che ha spronato in maniera continua i suoi sentimenti negativi, corrompendolo e tentandolo. Darth Sidious ha avuto l’abilità di creare un legame con lui profondissimo, diventando un amico, un uomo di fiducia e un padre. Ma, nel frattempo, distraeva i suoi maestri Jedi, trascinandoli in una sanguinaria guerra galattica.

Il “primo Skywalker”, ha vissuto da solo i suoi traumi, costretto a nascondere il suo dolore, i suoi dubbi e i suoi sentimenti, per apparire un Jedi ideale. E’ cresciuto in un clima di sfiducia, facendosi dominare dalla paura di perdere il suo grande amore…

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.