Star Wars. Come avrà fatto Sheev Palpatine a possedere il corpo di un clone per tornare in vita? Per adesso abbiamo solo teorie, ma probabilmente non ci verranno mai date spiegazioni tecniche, perché l’Alchimia Sith solitamente viene mostrata, ne vengono mostrati gli effetti, ma non svelata attraverso “ricette”.
Dopotutto, i fan stanno cercando di capire cosa c’è alla base degli studi fatti dall’Imperatore per ottenere un potere del genere. Una risposta “canonica” l’abbiamo: Darth Sidious ha tutta la conoscenza di Darth Plagueis il saggio, colui che studiava come ingannare la morte, che forse aveva scoperto come manipolare i midichlorian per creare la vita. Sheev ha avuto come maestro un soggetto che è andato oltre negli studi del Lato Oscuro. Ma forse tutto ciò non basta ed è qui che si inseriscono le teorie dei fan.
Matt Martin dello story group di Lucasfilm, ha detto che c’è una logica nella spiegazione data su Twitter da un fan che ha scritto:
“Hey Matt, my current Star Wars head canon is that Palpatine’s interest in learning nightsister magick from Mother Talzin helped towards his achievement in spiritually surviving his physical death in ROTJ and embodying a cloned vessel. Does that track?”
Dunque, Palpatine potrebbe aver studiato la magia oscura delle nightsister, in particolare appreso da Madre Talzin come riuscire a sopravvivere anche fuori dal corpo per poi possedere un “vascello” clonato. Ricordiamo che Madre Talzin, attraverso la magia nera che sfruttava il Lato Oscuro, riuscì a sopravvivere come spirito per poi materializzarsi nuovamente sfruttando il corpo del Conte Dooku e possedendolo, fino a raggiungere uno stato materiale. Tutto ciò accade in un ciclo di storie scritto per la serie tv Star Wars The Clone Wars, supervisionata da George Lucas.
