Come Episodio IX ha trattato i temi principali di Star Wars secondo Dan Zehr

Star Wars Episodio IX POSTER FINALE

Star Wars. Dan Zehr (insegnante ed esperto di Guerre Stellari) ha scritto un articolo dedicato a Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker, analizzando alcuni aspetti significativi e richiamando i temi portanti della saga di George Lucas. Il nuovo film, secondo il suo parere, è riuscito a rafforzare i temi che ci hanno fatto innamorare di Star Wars. Perché, ci ricorda, è una saga che ci ricorda cosa significa essere umani, come resitere ai bulli. Ci ricorda anche il grande potere delle scelte e l’importanza dell’appartenenza. Ha diviso la sua analisi in diversi punti.

La famiglia non riguarda solo la biologia

Scrive l’autore dell’articolo che il potere della famiglia (biologico e surrogato) è uno dei temi ricorrenti dell’intera saga. Questo perché Star Wars è pieno di personaggi di diversa provenienza che si uniscono per un bene superiore. Non solo liberano la Galassia, ma costruiscono sempre una nuova famiglia.

Rey in Episodio IX risponde alla domanda: chi sono i miei genitori biologici? E viene devastata dalla scoperta di essere una Palpatine. Ma già in Episodio VII Il Risveglio della Forza Maz Kanata le aveva detto di cercare la sua appartenenza altrove, non dietro di lei, ma avanti. E la famiglia che trova è formata da Luke, Leia, Finn, Poe… persone su cui ha potuto contare e che le hanno dato assistenza e sicurezza, aiutandola a crescere come persona.

La sua dichiarazione alla fine del film è una metafora toccante secondo Dan Zehr: ha scoperto chi è la sua vera famiglia e sceglie di forgiare un nuovo percorso e creare la propria famiglia.

La paura è la via verso il Lato Oscuro

Dan ci ricorda che in Star Wars è sempre stato ribadito un concetto: la paura porta alla rabbia, che porta all’odio, che porta alla sofferenza. Infatti, dietro la nascita di Darth Vader c’era proprio la paura di perdere Padmé Amidala.

E fu la paura che spinse Luke Skywalker verso Ahch-To, cosa che permise al Primo Ordine di crescere in maniera ancora più rapida. In Episodio IX è Luke che dice a Rey che è la paura ad averlo tenuto isolato sul pianeta per tutto il tempo (paura che porta al Lato Oscuro). Ma questa volta chiede a Rey di essere migliore, perché “affrontare la paura è il destino di uno Jedi”. Solo affrotando le paure e riconoscendole è possibile superarle, così da resistere alla tentazione di usare il Lato Oscuro.

La paura di Rey era diventata quella di sedere sul trono di Palpatine. Per questo aveva scelto di correre sull’isola ed esiliarsi come Luke. Sull’isola riceve l’ultima grande lezione: non deve scappare dai guai, reali o immaginari, ma deve affrontare i suoi demoni interiori con saggezza. Potrà affrontare la sua paura solo perché ha avuto insegnanti eccellenti ed una forza interiore grandissima.

La rabbia influisce negativamente sulle nostre scelte e ci porta sulla strada sbagliata

Dan Zehr spiega poi perché la paura è così pericolosa: porta alla rabbia. E la rabbia può influenzare le scelte più difficili. Abbiamo visto Luke cedere alla rabbia quando Darth Vader minaccia di trasformare Leia in un Sith. Abbiamo visto Anakin arrendersi e diventare Darth Vader e Kylo Ren diventare furioso quando ha visto Luke su Crait.

Esistono vari gradi di rabbia, ma con essa non finisce mai bene. Proprio all’inizio di Episodio IX Rey per rabbia fallisce nel suo addestramento e mette in pericolo BB-8 e poi su Kef Bir colpisce quasi a morte Kylo Ren. Questo non è il sentiero degli Jedi. Kylo Ren la istiga alla lotta distruggendo il wayfinde appositamente. Infatti, la situazione si ribalta quando lei, una volta calmata e libera dalla rabbia, ha trovato la pace e finisce per curare la ferita di chi stava per ammazzare.

Quando resisti a chi ti bullizza, ispiri gli altri a fare lo stesso

Lo scrittore spiega che ci vuole molto per resistere ad un bullo. Perché non combattono equamente e non prendono in considerazione i sentimenti di nessuno e non sono gentili. E Palpatine è il più grande bullo della Galassia. La sua costante ossessione per il dominio galattico assume un significato completamente nuovo in Episodio IX.

Ha manipolato Primo Ordine e Resistenza (macchinazione simile a quella della Trilogia Prequel) e ora cerca di cementare il suo posto come personificazione dei Sith dal pianeta Exegol. E’ assolutamente travolgente, ma lo è anche Rey, che è consapevole del pericolo, ma non si arrende contro questa minaccia che persiste.

Rey non è la sola ad affrontare la tirannia. Perché mentre emerge l’Ordine Finale, anche gli eroi iniziano a risollevarsi. E così vediamo che ispira la Resistenza a fronteggiare un potere superiore in tutti i sensi con coraggio, tenacia, rifiutando di inginocchiarsi alla prepotenza, anche se c’è il rischio di soccombere. E una volta che si oppongono ai bulli, ispirano altri a farlo. Ed è così che vediamo inserirsi nella battaglia Lando Calrissian e Chewbacca, che hanno diffuso un messaggio simbolo del coraggio che ispira.

Redenzione e scelta

Dan Zehr ci ricorda che Vader è un grande esempio del potere di redenzione e che la redenzione non è mai facile, spesso ha un costo elevato, ma che è sempre possibile. Bisogna scegliere la strada giusta e Darth Vader stesso ci mise tanto per liberarsi dal Lato Oscuro e scegliere la Luce. E quando lo fece stravolse il destino della guerra, sconfiggendo l’Impero.

Kylo Ren fa un percoso simile per se stesso. Aveva trascorso il suo tempo con i Cavalieri di Ren cercando di trasformarsi in suo nonno. Voleva essere degno della reputazione di Vader, ma alla fine sceglie il percorso di Anakin Skywalker.

Lo ha fatto dopo aver affrontato i suoi demoni interiori, distruggendo così i piani di Palpatine e salvando Rey da morte certa. In definitiva, spiega Zehr, sono le nostre scelte che definiscono chi siamo e come vogliamo essere ricordati. Ben Solo, come Anakin, fa la sua scelta, continuando l’eredità degli Skywalker che riescono a rivoltare le spalle all’oscurità per scegliere la Luce.

Cosa ne pensate di quest’analisi sul film finale della saga di Star Wars?

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.