Star Wars: Kylo Ren/Ben Solo. Analisi sul personaggio dopo Episodio IX

Star Wars Kylo Ren Ben Solo

Star Wars. Chi è veramente Ben Solo?  J.J. Abrams e Chris Terrio in Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker ci hanno dato, finalmente, una risposta definitiva. Ammetto che la soluzione scelta dagli sceneggiatori, avallata da Lucasfilm, è andata contro le mie aspettative/teorie, ma allo stesso tempo mi ha reso sorprendentemente felice.

Sono arrivato alla conclusione che negli ultimi anni, attraverso la mia analisi del personaggio, ho rischiato di compiere un vero e proprio tradimento della mitologia di George Lucas. Ero stato “sviato” da una costruzione narrativa della Trilogia Sequel che sembrava spingere il personaggio verso il ruolo di “villain principale”, nascondendo proprio il “motore oscuro dell’intera saga”: Darth Sidious.

La decisione di portare indietro (dalla morte) l’Imperatore e imporre la sua figura come burattinaio di tutti gli eventi nefasti a cui abbiamo assistito (in tutti i nove film), ha stravolto completamente la mia visione di colui che non dovrà essere più ricordato come Kylo Ren. Altro che villain: Ben Solo è uno Skywalker a tutti gli effetti, che ha subito le attenzioni e la corruzione del maestoso mostro chiamato Sheev Palpatine.

Per aiutarvi a comprendere il mio ragionamento, propongo una ricostruzione rapida di quei punti della narrazione che mi hanno indotto in errore.

Dunque, “ammiravo” il Secondo Leader Supremo perché lo ritenevo un personaggio originale, rispetto gli altri componenti della famiglia Skywalker. Quando parlo di originalità mi riferisco ai suoi continui sforzi ad abbracciare il Lato Oscuro, a tutti i costi. Un impegno costante, il suo, travagliato, finalizzato a respingere il richiamo della Luce. Prima di Episodio IX, immaginavo questo ragazzo come un “cattivo naturale”, un essere oscuro molto simile allo stesso Palpatine. Mi sbagliavo e proprio su questo punto stavo tradendo George Lucas, che ha creato gli Skywalker come soluzione all’oscurità.

In effetti già nel Risveglio della Forza (Episodio VII) ce lo mostravano convinto, in ogni modo, a compiere sforzi particolari, sempre più malvagi, pur di liberarsi dal tormento interiore. Ce lo mostrano mentre uccide un vecchio amico di famiglia come Lor San Tekka, ce lo mostrano uccidere il suo stesso padre Han Solo. Cose che suggerivano una cattiveria superiore a quella mostrata da Darth Vader (inteso come Anakin dopo aver abbracciato il Lato Oscuro e perso il controllo).

Ovviamente c’era qualcosa che non tornava in Kylo Ren ed è bene chiarire che tanti fan (tante fan soprattutto) confidavano nella sua redenzione, perché non concordavano affatto con la tesi di “cattiveria assoluta”. Oggi hanno assolutamente ragione, ma Lucasfilm nello sviluppare la vicenda gli ha fatto fare una vera e propria scalata al potere e nell’Oscurità, nascondendo le reali motivazioni dietro a tutta questa follia. Infatti, il ragazzo ha sempre vissuto un continuo tormento interiore, come se non riuscisse in alcun modo ad abbracciare il Lato Oscuro pienamente. Ci ha provato in tutti i modi: si è liberato persino del suo maestro Snoke, prendendo il suo posto. Ma solo grazie alla presenza di Darth Sidious il quadro oggi appare chiaro e motivato.

A parer mio, la banale corruzione da parte di uno Snoke qualsiasi non era sufficiente per giustificare lo sbandamento avuto da Ben. Non era sufficiente per capire cosa Luke Skywalker aveva visto nel suo cuore e nella sua mente quella terribile notte, a tal punto da tremare, da farsi travolgere da una paura così profonda e percepire il richiamo del Lato Oscuro. Il maestro Jedi è stato praticamente ingannato dal più grande villain della saga, dal Signore dei Sith Darth Sidious.

Snoke sembrava potente nel Lato Oscuro, ma per rispetto della saga stessa di Star Wars non l’ho mai considerato talmente grande da poter traviare in maniera così decisiva un membro della famiglia Skywalker. Quindi non consideravo affatto giustificabile il passaggio al Lato Oscuro di Ben, semplicemente come forma di ribellione a Luke o come forma di una corruzione da parte del Leader Supremo. Due erano le cose: o Ben Solo era veramente cattivo, ma cattivo e folle come pochi altri al mondo o c’era altro che non sapevamo. E “l’Altro” è stato rivelato.

Snoke, infatti, era una delle tante pedine del più grande Sith della storia della Galassia. Perché Darth Sidious lo è a tutti gli effetti, avendo “costretto” la Forza stessa ad agire come mai prima d’ora: materializzandosi nel ventre di Shmi Skywalker, creando Anakin e la sua discendenza (la famiglia della Luce). L’Imperatore non è un Sith qualsiasi ed ha qualcosa di unico è speciale, forse un legame con il Lato Oscuro innaturale e mai raggiunto prima. Per questo la Forza si è dovuta muovere in maniera del tutto radicale, con una soluzione estrema. E lui l’ha ingannata, ha preso le sue armi e le ha messe fuori gioco, ha preso una Galassia intera e l’ha stravolta, cancellando una Repubblica, agendo tra gli Jedi, tra grandi maestri Jedi, senza farsi scoprire e dirigendo le loro azioni per poi distruggere dall’interno il millenario Ordine Jedi.

Quindi la resurrezione di Darth Sidious ha stravolto completamente il mio punto di vista. Non posso più, in alcun modo, considerare Ben Solo come il simbolo di malvagità assoluta di questa nuova saga. Cosa che poteva essere affascinante, originale, un elemento di novità (uno Skywalker nato malvagio contro le regole), ma che non poteva funzionare. Il figlio di Han Solo e Leia Organa, discepolo di Luke Skywalker, è stato l’ennesima vittima del Signore dei Sith. Non di uno “Snoke qualsiasi”.

Sheev Palpatine è un essere oscuro così potente e geniale ha risvegliato la Forza, portandola a generare guerrieri di Luce ed è riuscito a traviare per decenni il destino del Prescelto, trasformandolo in un cane rabbioso, pieno di dolore e odio verso se stesso. Allo stesso modo ha ingannato e messo fuori gioco Luke Skywalker, traumatizzandolo attraverso il seme della pazzia piantata nel giovane Ben, provocando la morte di tutti i suoi padawan, di tutti i suoi sogni di speranza.

Torniamo alla domanda iniziale. Chi è, dunque, Ben Solo? E’ l’ennesimo strumento del Signore dei Sith, un ragazzo nato nella Luce, ma traviato attraverso il Lato Oscuro e fatto letteralmente impazzire, per divenire un’arma di caos e morte. Il nuovo Darth Vader nelle mani dell’Imperatore. Perché Ben non aveva motivazioni per passare al Lato Oscuro, non era l’Anakin disperato che dopo un ventennio di dolore ha scelto di sanare quelle paure con una scelta che gli ha portato via tutto. Ben Solo è stato corrotto in maniera del tutto diversa, quasi sicuramente sfruttando quel potere oscuro che risiede in Exegol, un pianeta legato ai Sith.

E dire che la soluzione era sempre dietro l’angolo e la Trilogia Sequel si apre proprio con Lor San Tekka che ricorda a Kylo Ren la sua provenienza: no, non è un figlio del Lato Oscuro. Concetto ribadito da una sofferenza costante mostrata dal ragazzo ogni volta che cercava di “scacciare via la Luce”, per rispondere a quelle voci oscure che lo tormentavano. Voci nella sua testa (come quella del nonno Darth Vader) provocate dall’Imperatore. Come ne è uscito Ben Solo dopo aver assassinato Han Solo? Più forte? Più cattivo? Assolutamente no: distrutto e indebolito. Ce lo ricorda lo stesso Snoke, in un dialogo dove svela la sua vera natura:

Snoke: Togliti quell’affare ridicolo. [Kylo Ren si toglie subito la maschera, oltre la ferita, si vede almeno pieno di rimorsi] Sì, è così. Hai troppo di tuo padre, sento ancora il suo cuore in te, giovane Solo.

Kylo Ren: Io l’ho ucciso Han Solo. Quando è stato il momento, non ho esitato!

Snoke: E guardati ora, quel gesto ti ha spaccato l’anima in due!

E anche nel momento massimo di trionfo – dopo l’uccisione del Leader Supremo e la distruzione della Resistenza su Crait – ce lo ritroviamo solo, triste e in pena con i dadi di Han Solo che gli svaniscono tra le mani, mentre vede allontanarsi tutto ciò che di bello che ha avuto nella vita: una madre ferita nel corpo e dal cuore spezzato, una ragazza simile a lui, che voleva salvarlo da quella oscurità per convincerlo ad abbandonare il Lato Oscuro. Rey in quel momento non aveva la possibilità di salvarlo, perché ci sono voluti due step importanti per far capire a Ben Solo cosa è successo veramente alla sua vita. Doveva comprendere il suo ruolo in tutta questa vicenda, doveva capire che è stato vittima e strumento del male assoluto e, soprattutto, ricordarsi che chi lo ha amato non lo ha abbandonato mai, fino alla fine, nonostante la paura, il dolore, il male.

La psiche del giovane è stata talmente avvelenata, che Sidious lo ha portato a fare del male ad un padre che lui amava, aprendogli una voragine nel cuore. Per questo non è riuscito più ad uccidere (in Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi) la madre Leia, che ha continuato ad amarlo, che ha toccato la sua anima con un estremo sacrificio.

E l’elemento di originalità che cercavo in Ben Solo in realtà esiste, ma è diverso da quello che mi ero costruito nella mia testa. E consiste proprio nell’avere di fronte un ragazzo che pur cercando il Lato Oscuro in ogni modo, non è stato mai abbandonato dalla Luce.

Solitamente la discesa nel Lato Oscuro è molto più cruenta, veloce, ingestibile. Invece la Forza ha fatto di tutto per non perderlo, come era accaduto con Anakin, che nel giro di poco tempo è diventato un mostruoso Sith in maniera quasi radicale.

Ricordiamo che Anakin Skywalker non aveva più l’amore dalla sua parte, perché dopo gli eventi di Episodio III – La Vendetta dei Sith si è trovato completamente nelle mani di Sidious e ci è rimasto per il resto della sua vita (almeno fino all’entrata in scena di Luke). I suoi maestri sono corsi via, dopo aver tentato di fermalo invano, sua moglie Padmé Amidala ha perso la vita, come la Forza stessa gli aveva annunciato (visioni che sembravano più un avvertimento sulle conseguenze di un passaggio al Lato Oscuro).

Invece Ben ha avuto la fortuna di essere amato, sempre, in ogni circostanza, anche quando la sua decisione di liberarsi dal passato sembrava ormai definitiva. Il Lato Oscuro in Ben è stato quasi “innaturale” e comunque lo ha trascinato verso la vergogna, il dolore, la rabbia, perché è questo il destino di chi lo abbraccia. Ma non ci è affogato totalmente, non poteva, non era quello il suo destino, la sua vera natura.

Posso concludere questa analisi del personaggio ribadendo di essere stato cieco nei suoi confronti, quando la verità era dietro l’angolo. Mi sono sentito un po’ come quei maestri Jedi che non riuscivano a vedere più la luce in Anakin, che lo temevano e, in diverse circostanze, lo hanno abbandonato tra le braccia di Sidious, pensando che non poteva più essere salvato. Sono stato cieco come forse lo era lo stesso Kylo Ren, prima di rendersi conto di quel che Sidious aveva costruito intorno a lui, per distruggere Luke Skywalker e il Nuovo Ordine Jedi.

Ho dovuto “vedere per credere”, mentre – bisogna ammettere – c’è chi da tempo parla di una possibile “redenzione” di Ben. Ci sono fan che come Rey riuscivano a vedere Ben Solo più chiaramente, probabilmente cogliendo il suo travaglio interiore, che veniva espresso attraverso la maschera di Kylo Ren. Senza dubbio avevano ragione loro e aveva ragione Rey, quando “fiutava” che c’era altro dentro quell’essere di odio irrazionale e che c’era la possibilità di convincerlo a tornare indietro, ad abbandonare il Lato Oscuro.

Per questo, alla luce di tutte le rivelazioni, ha senso anche quell’esplosione di gioia e amore che si manifesta tra i due ragazzi. Rey ha trovato finalmente Ben Solo, quello che Sidious era riuscito quasi a seppellire con le sue voci nella sua testa. Un Ben che è stato la sua salvezza, che l’ha riportata in vita attraverso un atto potentissimo di generosità, dove ha offerto tutto se stesso, con gratitudine, riconoscenza e devozione. Ed è qui che si può parlare di poetry di Star Wars, perché il richiamo era tutto per Anakin, che da ragazzo cercò di salvare chi amava per poter vivere quell’amore a tutti i costi e non rimanere solo, mentre da adulto ha colto che prima di tutto amare è donarsi agli altri.

Così, anche questi due nuovi personaggi sono diventati un simbolo di grande amore, inteso come quello che richiede impegno, sacrificio, fiducia, un amore in cui devi crederci fino in fondo, anche nei momenti peggiori. E ancora oggi ritengo sbagliato il concetto di “Reylo” inteso come attrazione tra Rey e Kylo Ren (il ragazzo che aspirava a completarsi nel Lato Oscuro). Perché Rey cercava Ben, cercava di tirarlo fuori da quell’inferno e poteva solo esistere un concetto di “Reyen”, che implica la redenzione. Perché sono una diade, una figura innovativa nella saga di Guerre Stellari: Ben e Rey sono gli eredi di una battaglia infinita tra Lato Chiaro e Lato Oscuro, sono esseri speciali, assimilabili forse alle creature di Mortis. Il primo che è Skywalker e nasce dalla Luce, la seconda che è Palpatine e nasce dall’Oscurità, ma che insieme ristabiliscono, ancora una volta l’Equilibrio.

Messaggi come l’amore, il sacrificio e gli Skywalker come Luce sono sempre stati alla base di Star Wars, una saga creata per insegnare ad essere persone migliori, disposte a fare scelte difficili con altruismo, sconfiggendo la paura, anche in un mondo pieno di avversità, impregnato nel lato oscuro.

Chi è oggi Ben Solo? E’ lo spirito che dà vita, che alimenta il cuore dell’Ultimo Jedi, che ha purificato attraverso la Forza (la sua forza) la Galassia dal “seme di Palpatine”. Perché oggi non esiste più una Palpatine, non esiste più una potenziale Sidious, esiste solo una Skywalker. Skywalker come quel Ben, che era nel suo destino e che viene dalla Luce.

Nota: ogni analisi e interpretazione può essere rivista in base a rivelazioni future, confronti con i fan, nuovi prodotti canonici, interviste agli autori ecc… Ci tengo, infine, a ringraziare l’attore Adam Driver, il qualche ha concluso la sua esperienza in Star Wars con una straordinaria interpretazione. Ho apprezzato in particolare la sua capacità di esprimere la grandezza del Ben Solo redento senza parole, attraverso la gestualità (tanti richiami a quella di Han Solo) e l’espressività.

Star Wars Episodio IX – Tutte le info

La pellicola, diretta da J.J. Abrams è distribuita da Walt Disney Studios Motion Pictures Italia. Nel cast sono presenti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd, Naomi Ackie, Richard E. Grant, Keri Russell, Mark Hamill, Anthony Daniels, Billy Dee Williams. Ci sarà anche la partecipazione straordinaria di Carrie Fisher, che è tornata ad interpretare Leia Organa grazie ai miracoli della tecnologia.

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