Star Wars: la questione The Mandalorian, Disney+ e pirateria

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Star Wars. Oggi parliamo di un tema delicato, visto che all’improvviso il fandom europeo (e non solo) si è ritrovato in una situazione scomoda e antipatica. Disney+, piattaforma streaming lanciata da Disney negli Usa (e in pochi altri paesi del mondo), sarà disponibile in Italia, nel Regno Unito, in Francia, Spagna, Germania e Irlanda solo il 31 marzo 2020.

Questo significa che la maggior parte dei fan europei dovrà attendere svariati mesi prima di poter vedere legalmente, abbondandosi a Disney+, la prima serie tv-live action di Star Wars: The Mandalorian.

Viviamo in un era dove “restare tagliati fuori” crea veri e propri disagi all’utente, che viene esposto a grossi rischi spoiler, che possono distruggere la “magia” della narrazione, della scoperta passo dopo passo. La connessione globale ci espone ad un vero e proprio bombardamento costante di notizie, immagini, meme e giudizi, dal quale ci si salva solo restando a distanza dai social network.

Per questo in Europa una grandissima parte di fan accaniti di Guerre Stellari ha già individuato i meccanismi per guardare The Mandalorian, riuscendo addirittura a usufruire di una qualità video notevole e del doppiaggio (già pronto). Così hanno azzerato il rischio spoiler indesiderati e ne possono parlare in contemporanea con il resto del mondo.

Come è possibile che Disney non faccia niente contro la pirateria che permette la diffusione illegale del suo materiale? Ci sono siti web streaming e torrent che nel giro di pochi minuti dal lancio di ogni singolo episodio sono pronti a “fare da eco” in mezza Europa. Questa “usanza” colpisce un po’ tutte le case di distribuzione e produzione di serie televisive, ma nel caso odierno probabilmente ci troviamo di fronte ad un’operazione di marketing voluta, studiata e incoraggiata.

Diffondere il messaggio che la pirateria è qualcosa da tollerare è sbagliato. Nel corso degli anni, dopotutto, molti prodotti hanno beneficiato di questi canali illegali, raggiungendo una notorietà oltre le aspettative e producendo reddito anche attraverso altre forme (merchandising).

Disney sa bene cosa sta accadendo, sa come il fenomeno pirateria incide nel bene e nel male sul mercato e sa cosa ha scatenato. Avrà studiato una strategia per sfruttare in maniera positiva la diffusione illegale di The Mandalorian?

Probabilmente dietro la scelta di spezzettare il lancio della piattaforma streaming ci sono meccanismi chiaroscuri ben congegnati. Saranno stati fatti dei calcoli ben precisi e accettati determinati rischi minimi per raggiungere “senza impegno altrui” una fetta di pubblico più vasta possibile e convincerla che è nata una valida alternativa alla concorrenza (Netflix, Amazon Video ecc…). In effetti, non è facile piazzarsi in un mondo dove lo streaming ha già i suoi campioni.

Disney+ oggi si ritrova sul mercato con tanti contenuti, ma senza troppe “novità”. Praticamente è proprio The Mandalorian il biglietto da visita ed è un prodotto in cui credono tantissimo, a tal punto di averlo già confermato per una seconda stagione senza badare nemmeno agli ascolti degli utenti Usa (cosa che dimostra che non sono interessati al momento ai risultati delle prima fase del pubblico europeo).

Disney ha già ottenuto un grande risultato: The Mandalorian, giungendo nelle case di numerosi fan privi di abbonamento (al momento impossibilitati a farlo), sta dimostrando le grandi potenzialità della loro piattaforma streaming e delle singole serie tv già annunciate. L’esperimento è stato fatto proprio con i fan di Star Wars che sono riconosciuti come scettici e difficili da accontentare (i film più recenti di Lucasfilm non hanno convinto proprio tutti, mentre anni prima i prequel di George Lucas hanno scatenato campagne di odio). Chi sta guardando oggi lo show scritto da Jon Favreau molto probabilmente inizierà a sognare la seconda stagione, la serie tv spin-off di Rogue One, quella di Obi-Wan Kenobi, i nuovi episodi di The Clone Wars e sarà quindi spronato ad abbonarsi già a marzo.

Inoltre serviva una campagna pubblicitaria sana anche per Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker e la serie tv sta portando la giusta positività nell’ambiente. Chissà poi se la trama dei prossimi episodio di The Mandalorian riuscirà a spingere gli anti-sequel ad interessarsi al capitolo finale della saga degli Skywalker, andando a toccare “particolari temi” della mitologia creata da Lucas.

Disney sta veramente sfruttando questo particolare stratagemma pubblicitario, affidandosi all’illegalità, per lanciare il suo futuro nell’universo dei servizi streaming?

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.