Star Wars. Quando fu trasmesso il primo trailer di Episodio IX – L’Ascesa di Kylo Ren, il fandom reagì con esaltazione e preoccupazione.
Infatti, nella parte finale del video, era presente una voce tanto amata e temuta: quella dell’Imperatore Palpatine. All’epoca non si conoscevano ancora le soluzione narrative adottate da J.J. Abrams per riportare sulle scene Darth Sidious.
Per questo, i fan si scatenarono con una miriade di teorie, una diversa dall’altra, per giustificare quella risata maligna, un po’ senza senso. Infatti, Sheev Palpatine era ritenuto morto, dopo il finale epico di Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi.
Una teoria tirò in ballo addirittura Darth Plagueis, pur di non assistere alla resurrezione di Palpatine.
Star Wars: il rapporto tra Kylo Ren e il vecchio Signore dei Sith
Darth Plagueis era il Signore dei Sith, maestro di Palpatine. Nel canone si parla di lui in Episodio III – La Vendetta dei Sith. Esistono poche informazioni canoniche sul suo conto.
Il fan che scrisse la teoria, la introdusse partendo da un particolare presupposto: “l’Imperatore verrà solo citato perché la storia di Star Wars Episodio IX richiamerà, in qualche maniera, quella di Darth Plagueis.“
Era veramente così tanto fuori strada?
Il maestro Sith di Darth Sidious era ossessionato dalle possibilità di ottenere l’immortalità attraverso il Lato Oscuro della Forza. Secondo questo fan, l’unico modo di giustificare lo stato psicologico di Ben Solo (nel Lato Oscuro, ma tormentato dal richiamo della Luce) sarebbe stato quello di inserire nella storia una possessione da parte di Darth Plagueis, sin da quando era bambino.
Kylo Ren posseduto da Darth Plagueis non è una soluzione così lontana da quella adottata da J.J. Abrams. Nel film conclusivo della Trilogia Sequel, non c’è traccia di Plagueis, ma viene chiarito un aspetto importante che riguarda Ben Solo: era proprio Darth Sidious ad avergli fatto un lavaggio del cervello, traviando la sua mente con le voci del Leader Supremo Snoke, di Darth Vader e di chissà chi…
“Sono stato tutte le voci dentro la tua testa”
Quindi, non si trattava di possessione vera e propria, ma un’influenza malvagia e distruttiva c’è stata ed aveva corrotto psicologicamente il ragazzo.
