Darth Sidious è vivo? Tutti se lo stanno chiedendo dopo il trailer di Star Wars The Rise of Skywalker. La risata di Palpatine nella parte finale del video ha acceso grossi dibattiti tra i fan. Forse non è vivo, ma qualcosa potrebbe aver orchestrato, come vi abbiamo spiegato in un lungo articolo, dove si parla di tutti i suoi piani post mortem. C’è altro, qualcosa che in pochi avevano considerato, ma che oggi sta alimentando teorie da brividi.
Ricordate il momento della morte dell’Imperatore? Lanciato nel vuoto da Anakin Skywalker, sembra disintegrarsi in un’esplosione di Forza dal colore azzurro/blu. Quella luce blu, che si propaga come fumo, fino a raggiungere lo stesso “Vader”, per poi scomparire, potrebbe essere la chiave per capire il destino del Signore dei Sith.
No, non è una novità dell’ultima ora, perché Star Wars The Clone Wars ci ha mostrato già qualcosa di simile. E ricordiamo che alla guida della serie tv animata c’era proprio George Lucas, che considera lo show come un capitolo in più e indispensabile della saga. Quella luce l’abbiamo vista chiaramente quando Sheev Palpatine ha usato un rituale oscuro.
Il riassunto della vicenda riportato da SWX:
“Mentre il conflitto era ancora in corso, Sidious ebbe anche un primo scontro con Yoda quando questi si mise a indagare su Sifo-Dyas. Quando il Maestro Jedi si recò su Moraband, Sidious e Tyranus unirono le forze per produrre un’illusione di Forza che prese la forma di Sifo-Dyas e tentò di convincere Yoda a cedere al lato oscuro. Yoda non cedette. L’illusione allora mutò, costringendo Yoda a scegliere fra inseguire e catturare il Signore Oscuro dei Sith in fuga, o soccorrere Anakin Skywalker e salvarlo da morte certa. Ancora una volta, Yoda si rifiutò di cedere alla lusinga, rinunciando a scoprire l’identità dell’acerrimo nemico dei Jedi pur di respingere il lato oscuro.”
Senza alcun dubbio quella luce è legata all’uso magico e corrotto che Darth Sidious faceva della Forza, attraverso il Lato Oscuro. La conferma è arrivata anche in tempi più recenti, con la serie tv Star Wars Rebels prodotta da Lucasfilm/Disney.
C’è un episodio della quarta stagione che è importantissimo per il canone e nel quale vediamo l’Imperatore disperato, nel tentativo di violare il Mondo tra i Mondi, che sembra essere “negato” ai Sith. Cosa è questo mondo? Leggete qui di seguito le parole del produttore Dave Filoni, estratte da GuerreStellari.net, dove spiega l’episodio “A world between worlds”, dove sono stati mostrati nuovi aspetti relativi alla Forza:
“Non penso che sia propriamente un viaggio nel tempo. Non è un mezzo attraverso cui prendi una porta ed esci da un’altra in un momento diverso. Il mondo tra i mondi è uno spazio sulla conoscenza e dove apprendere la conoscenza. Come dice il lupo Dume, lì si trovano conoscenza e distruzione. Si può acquisire consapevolezza del futuro o dei futuri che potrebbero avvenire e vedere cose avvenute in passato. A volte si può alterarli ma è pericoloso farlo e quando lo si fa, non si sa se le cose non sarebbero comunque cambiate. Quindi la distruzione è l’altra metà della medaglia. Quando si prendono queste porte, si è a rischio di essere distrutti perché non si conoscono tutta una serie di cose che sarebbero potute accadere o altre che avrebbero potuto farlo in altro modo. Quindi è un gioco pericoloso perché non si può passare da una porta all’altra. E’ un’estensione delle abilità dei Jedi di percepire il futuro e il passato, come descritto ne L’Impero Colpisce Ancora.
L’Imperatore, insomma, è riuscito prima di Star Wars Il Ritorno dello Jedi (Episodio VI) ad individuare un metodo per ritornare dalla morte? Il suo maestro Darth Plagueis, era ossessionato dalle possibilità di arrivare all’immortalità ed era un praticante di alcuni dei più profondi e oscuri segreti della Forza, che gli avrà tramandato. Dunque, il tema dell’immortalità e del ritorno tra i vivi è un elemento alla base della saga, che non va assolutamente trascurato. Ovviamente Lucasfilm e J.J. Abrams stanno giocando con il fuoco. Non è garantito il ritorno dell’Imperatore, ma una cosa è certa: tutto quello che è accaduto nella Galassia, anche dopo la sua morte, è legato ad un suo piano storico, che ha messo in atto grazie all’aiuto di Gallius Rax su Jakku.
Facciamo un passo indietro, fino ad arrivare ad Episodio V – L’Impero colpisce ancora. Darth Vader, rivelando al figlio la propria identità, sottolineava qualcosa di molto importante:
“Luke, tu puoi distruggere l’Imperatore. Lui lo ha previsto. Questo è il tuo destino.”
Darth Vader
Il Sith Sidious non era uno sprovveduto, anzi era il più grande calcolatore della storia della Galassia, con una pazienza senza limiti. Per decenni ha lavorato per distruggere la Repubblica e l’Ordine Jedi. Per tantissimi anni ha tentato in ogni modo di corrompere il piccolo Anakin Skywalker, alimentando i suoi sentimenti negativi contro i suoi nemici. In un altro lungo arco della sua vita, mentre era Imperatore, ha organizzato gli eventi successivi alla sua morte, creando appositi droidi con la sua coscienza per “pilotare i suoi ufficiali” e scegliendo di distruggere il suo Impero e di rifondarlo ancora più forte e determinato altrove.
Il suo primo ordine era proprio quello della “resurrezione del suo impero” nelle Regioni Ignote (dove percepiva una presenza misteriosa e dove forse aveva rintracciato i più grandi misteri legati alla Forza). Le visioni della Forza gli avevano annunciato la sua dipartita attraverso l’azione di Luke Skywalker. Lo sapeva, così come lo sapeva Darth Vader. La morte è stata inevitabile in quel momento, una morte che ha portato alla fine dei Sith. Sarà riuscito ad ingannare questa morte attraverso il Lato Oscuro o qualche altra scoperta? Una cosa è certa: quelle erano le sue intenzioni. Un grande programmatore come lui, così astuto e potente, potrebbe aver trovato il cosiddetto “asso nella manica”, per vincere la sua più grande battaglia e superare anche il suo maestro, definitivamente.
