Star Wars: il Prescelto come Trinità. Nuova teoria sull’arco di Mortis

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Star Wars. Oggi diamo spazio alla teoria di una fan della nostra pagina Facebook, Silvia Azzaroli, autrice del libro La Memoria del Futuro, scritto con Simona Ingrassia. Silvia – che scrive anche per il sito web Over There – ci ha parlato del famoso ciclo di storie su Mortis, ovvero una delle storie più controverse e rivoluzionarie della serie animata The Clone Wars.

Prima di analizzare la nuova teoria, vi ricordiamo che vi abbiamo già parlato del romanzo La Memoria del Futuro in un apposito articolo, che invitiamo a leggere, proprio perché Guerre Stellari e George Lucas sono tra le principali fonti di ispirazione.

La teoria prende spunto da questo passaggio della serie The Clone Wars, dove vediamo Il Figlio e la Figlia trascinare sul campo i due compagni di avventura di Anakin Skywalker. Il Figlio (rappresentante del Lato Oscuro) ha tra le sue braccia Ahsoka Tano, mentre la La Figlia coinvolge nella scena Obi-Wan Kenobi. Anakin si ritrova al centro (nel ruolo del Padre), svelando di essere destinato a riportare l’equilibrio tra i due lati della Forza.

Star Wars: Il figlio e la figlia. Nuova chiave di lettura al ciclo di Mortis

Qui di seguito la nuova analisi di Silvia sulle storie di Mortis, sul ruolo del Prescelto e sull’importanza della Trinità.

Silvia ha ripensato a lungo a questa scena ed è giunta ad una conclusione che servirebbe a spiegare ogni cosa, anche la rabbia di Ben Solo ed il percorso intrapreso dal ragazzo diventato Kylo Ren.

I prescelti sono tre: Anakin, Luke e Leia. Dunque, la Trinità è il centro del tutto. Infatti, si ha la sensazione da tempo che il futuro della saga è nelle mani di Leia. La produzione, prima della morte di Carrie Fisher, aveva ammesso che Episodio IX doveva avere come grande protagonista il Generale Organa.

La fan spiega che Leia sa usare la Forza, anche se non ha avuto un vero e proprio addestramento, visto che ha cercato di prendere le distanze dalla volontà del fratello di insegnarle la via degli Jedi. Questo perché Leia non avrebbe accettato quello che è veramente, quello che rappresenta ed il suo ruolo. Mentre ha dimostrato una grande sintonia con Luke, accettando che è suo fratello, è rimasta sempre diffidente nei confronti di Anakin Skywalker. E’ comprensibile la sua “resistenza” nei confronti di un padre che rappresentava tutto ciò che ha combattuto sin da piccola e che ha distrutto la sua vita, i suoi affetti, il suo mondo.

Star Wars – il concetto di Trinità

Nel video tratto da The Clone Wars vediamo Anakin che deve reggere Ahsoka Tano, portata lì dal Figlio (simbolo del Lato Oscuro) e Obi-Wan, portato lì dalla Figlia, (simbolo del Lato Chiaro).

Silvia, tenendo presente il valore simbolico di questa storia, spiega che Ahsoka in realtà rappresenta Leia Organa, mentre Obi-Wan Kenobi rappresenta Luke Skywalker. Dunque, quel che Anakin si trova costretto ad affrontare in questa sequenza è da interpretare come il ruolo che rivestirà in futuro, una volta che tutto sarà concluso e chiarito.

Anakin regge entrambi “i figli”. Egli è il Padre, questo il suo destino. La trilogia di episodi di The Clone Wars mostra che l’equilibrio di Mortis si spezza poiché il Figlio sceglie il Lato Oscuro, scatenando una reazione a catena che porta alla morte del Padre, poi della Figlia e di se stesso. Una reazione che determina la fine del tutto, la distruzione del pianeta dove si sono rifugiati.

Il Figlio – nella sua interpretazione – rappresenta il Lato Oscuro, ma non inteso come indice del male assoluto. Il Lato Oscuro, in questo caso, è una metafora delle emozioni cosiddette negative: rabbia, paura e tristezza. Infatti, finché il Figlio è in grado di dominarle, le usa per il bene e c’è equilibrio. Quando invece perde il controllo e crolla nel Lato Oscuro (male assoluto e fonte di poteri innaturali) l’equilibrio si spezza.

Il Lato Chiaro, al contrario, è il simbolo delle emozioni buone. Richiama la gioia, la serenità, la capacità di perdonare e comprendere. Quando però respinge la parte “cupa dell’esistenza”, negando emozioni come rabbia o paura, provoca altrettanto una mancanza di equilibrio.

Nella realtà di Star Wars vediamo che questa reazione a catena si attiva quando Anakin sceglie il Lato Oscuro. Questo costringe Luke, in parte, a compiere il destino del padre: il peso del tutto si poggia sulle sue spalle. Luke dovrà accettare di essere figlio di Anakin, perdonarlo e ristabilire l’equilibrio.

Per farlo non può agire da solo: Anakin e Leia sono essenziali in questo gioco di equilibri nella Forza. Anakin deve abbandonare il Lato Oscuro, riabbracciare la Luce ed acquisire il suo ruolo centrale di Padre. Lo fa, come vediamo in Episodio VI, dove rinuncia al Lato Oscuro, mette fine ai Sith, salva la Galassia.

Il ruolo di Leia Organa

Che ruolo gioco, invece, Leia in tutto questo? Lei deve ancora accettare chi è veramente. Deve trovare la forza di perdonare suo padre e suo figlio, il quale è così perché rappresenta tutta quella rabbia repressa, nata dalla non accettazione di essere il frutto di Darth Vader.

Leia, nella Trinità, richiamerebbe proprio il Lato Oscuro, non intenso come male, ma da un punto di vista emozionale. La donna ci viene mostrata come la più passionale dei gemelli: il suo Lato Oscuro è indice dell’importanza delle emozioni negative, da utilizzare a fin di bene.

Mentre Luke Skywalker ha insegnato alla sorella le vie della Forza (in parte) e la capacità di mediare in politica – cosa che l’ha resa una senatrice migliore, meno rigida, più aperta al dialogo rispetto a quando era ragazza, in grado di individuare i lati positivi anche in acerrimi rivali come Ransolm Casterfo -, lui ha appreso da lei proprio quella capacità di trasformare la rabbia e la paura in uno strumento positivo.

In definitiva, Leia, Luke e Anakin sono una Trinità ed il loro compito non si è ancora esaurito, perché il vero equilibrio sarà ristabilito attraverso proprio la centralità di Leia (e della sua progenie) nella Trilogia Sequel. La fine della saga degli Skywalker ci sarà quando il Padre riuscirà a placare in maniera definitiva “il Figlio”. Non a caso George Lucas spiegò che i tre Skywalker hanno un numero pari di midichlorian, dunque lo stesso potere.

Cosa ne pensate di questa interpretazione?

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.