Star Wars – Un fan: “non è una saga per razzisti, maschilisti e omofobi”.

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STAR WARS. E’ nata sulla nostra pagina Facebook l’ennesima diatriba tra chi ha apprezzato Gli Ultimi Jedi e chi no. Un utente ci ha contattato privatamente per spiegarci un suo sfogo inserito nei commenti. Secondo la sua analisi, la maggior parte delle persone che criticano in maniera estrema il film di Rian Johnson dialoga attraverso un linguaggio scurrile. Inoltre, specifica il fan, spesso manifestano comportamenti razzisti, maschilisti e omofobi. Ci scrive che è preoccupato, perché ha sempre percepito la saga di George Lucas come uno strumento per combattere e beffeggiare chi ha idee di intolleranza e totalitarismo.

Star Wars – Una domanda per tutti

In conclusione ci chiede di rivolgere al nostro pubblico la seguente domanda:

“Secondo voi un razzista e omofobo può essere ritenuto fan di Star Wars?”

Prima di tutto ci teniamo a precisare che non è vero che tutti coloro che non hanno digerito il film Episodio VIII hanno atteggiamenti del genere. Ci è capitato di leggere in giro recensioni pacate e sensate, che sono andate a toccare punti più tecnici della pellicola o dettagli della trama. Ad esempio, in molto hanno dichiarato che si aspettavano tutt’altro dai personaggi della Trilogia Originale e non questo “accantonamento”. Altri, invece, hanno storto il naso per i siparietti comici o per elementi narrativi ancora poco chiari, come le capacità sorprendenti di Rey nell’uso della Forza.

Star Wars è una fiaba

Facciamo una premessa: George Lucas ha creato Guerre Stellari come fiaba moderna, per inculcare nei giovani messaggi positivi. In un nostro articolo di approfondimento abbiamo analizzato questo aspetto, riportando parole dello stesso genio creativo e di chi lavora all’interno della Lucasfilm. La sua intenzione primaria è stata quella di introdurre i più piccoli nel mondo reale, mostrando loro che la vita è un percorso arduo, pieno di avversità ed incognite.

Dunque, è scontata ogni conseguenza di questa premessa: la saga di Guerre Stellari è una medicina contro l’intolleranza, l’omofobia, il razzismo, il maschilismo, l’idea di sottomissione dei deboli e di regimi totalitari.

Non tollerare la presenza di donne, di persone di colore, di personaggi dai tratti asiatici, di legami sentimentali tra persone dello stesso sesso, ma anche umiliare gli attori sui social per il loro aspetto fisico sono tutti elementi che cozzano con i motivi stessi per cui esiste Star Wars. George Lucas ha scritto una favola per spiegare che anche il male più assoluto può redimersi in bene e che nessuno deve smettere mai di crederci. Ha chiesto agli spettatori di lottare sempre per la speranza e per annientare certe forme di oppressione e intolleranza, che molto spesso ha ridicolizzato nel caratterizzarle.

Dunque, non dovrebbe essere difficile accettare che un VERO FAN di Star Wars lo è perché ha capito tutta la morale che c’è dietro, l’apprezza e si impegna a tramandarla.

Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.