STAR WARS. Uno dei lati più affascinanti del canone di Guerre Stellari è che tanti tasselli vengono svelati nel tempo, senza un ordine ben preciso, lasciando grandi punti interrogativi che creano hype.
Ad esempio, in molti vogliono conoscere il destino di Mon Mothma. Un utente, contattando Matt Martin, ha scritto la seguente domanda:
“Is Mon Mothma dead by the time of The Force Awakens? Help me out”.
Vuole sapere semplicemente se la donna è morta da tempo, prima degli eventi del film Il Risveglio della Forza.
Una risposta è arrivata su Twitter, da Matt Martin, creative executive del Lucasfilm Story Group. Non è quella che l’utente si aspettava, vista la sua voglia sfrenata di scoprire che fine ha fatto questo personaggio.
Martin lo ha liquidato con un netto:
“Things like that should come out in storytelling. Not Twitter.”
Dunque, Martin ha ribadito la linea del nuovo canone: ci sono eventi che in qualche modo sono importanti, perché riguardano personaggi che hanno avuto un peso nella storia di Guerre Stellari, per questo non verranno mai accennati sui social. Ai fan viene chiesta pazienza, tanta pazienza, perché tantissimi tasselli verranno svelati nel corso del tempo, attraverso i film, le serie tv, i libri ed i fumetti.
Il consiglio di Martin è quello di interrogare Lucasfilm e gli addetti ai lavori (autori, registi, revisori) su storie già narrate, su passaggi del canone che sono già ufficiali, senza vagare troppo con la fantasia. Se avete nostalgia di Mon Mothma, ad esempio, vi consigliamo di leggere la trilogia di libri Aftermath, dove è ben presente, considerato il suo ruolo determinante per la costruzione della Nuova Repubblica. Dopotutto nel romanzo Bloodline la sua assenza dalla scena politica ha un peso notevole, quasi grave visto l’andamento delle cose.
Star Wars: chi è Mon Mothma
“Mon Mothma era un politico umano e leader rivoluzionario che servì nel Senato Galattico e Imperiale come rappresentante di Chandrila, fu anche leader dell’Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, e il primo cancelliere della Nuova Repubblica.” Per sapere altro cliccate qui.
