Star Wars. La prima grande sconfitta al botteghino per Disney/Lucasfilm è arrivata con il film Solo: A Star Wars Story.
Questa produzione è stata definita dai più un flop. Un giudizio pesante, che non riguarda però il fattore qualitativo. Il film non sarà un capolavoro, ma è godibile, contiene temi di un certo valore canonico e ha aperto le strade a ulteriori storie interessanti (il filone legato all’Alba Cremisi è stato affidato ai fumetti della Marvel Comics).
Il flop è economico e deriva da una strategia che da qualcuno è stata definita suicida. Le scelte fatte da Disney e Lucasfilm hanno condannato la pellicola a non essere presa in considerazione né dal pubblico generalista, né dai fan stessi della saga.
Ci sono delle ragioni specifiche dietro a questo flop, che ha dato una dura lezione alle aziende, che hanno preferito dirottare il materiale starwarsiano sulla piattaforma streaming Disney+.
Star Wars: una strategia fallimentare e azzardata
Ci sono almeno 10 motivi che hanno portato al fallimento al cinema del film scritto da Jon Kasdan e Lawrence Kasdan:
- Essersi affidati principalmente al “potere del brand Guerre Stellari”, dando per scontato il suo successo;
- Aver investito 250 milioni, raddoppiando il budget a disposizione per ulteriori riprese;
- Aver puntato inizialmente su registi fuori dagli schemi che si sono allontanati da un necessario “stile” classico;
- Non aver tenuto conto dello scetticismo del pubblico per “i volti nuovi” in sostituzione di vere e proprie icone: la scelta di Alden Ehrenreich, come sostituto di Harrison Ford, ha ridotto ai minimi l’interesse;
- Il marketing è stato povero e poco accattivante;
- In generale c’è sempre poco interesse da parte del grande pubblico nei confronti di un personaggio come Han Solo. La “gente” vuol vedere spade laser!
- Hanno modificato la data di uscita tipica dell’ultimo periodo, spostandola da dicembre a maggio;
- Hanno mandato il film nelle sale pochi mesi dopo Star Wars Episodio VIII Gli Ultimi Jedi, quando il pubblico era abituato ad attendere anni;
- Hanno sottovaltuato la presenza al cinema di film “campioni di incassi” come Avengers Infinity War, Deadpool o l’arrivo del nuovo Jurassic Park;
- Non hanno convinto i fan delusi dalla trilogia Sequel, che lo hanno boicottato con decisione.
Il “titolo” Star Wars da solo non basta!
Forse la maggior parte di coloro che sono andati al cinema a vedere Solo: A Star Wars Story sono coloro che credono nel “progetto” Disney.
C’è una categoria di fan che vorrebbe la prosecuzione dei progetti cinematografici di Guerre Stellari. Uno zoccolo duro su cui la Lucasfilm/Disney potrà sempre contare, ma che non è sufficiente per garantire il successo.
Purtroppo le produzioni odierne ad alto budget non si possono permettere di essere indirizzate esclusivamente a una singola fetta di fan. Sono necessarie nuove strategie per riconquistare i delusi, i “già stanchi” e, soprattutto, attirare l’interesse delle nuove generazioni.
Il lavoro fatto su Disney+ ha comunque chiarito che progetti come The Mandalorian riescono ancora a scatenare l’entusiasmo.
