Darth Maul: 7 ragioni per cui la sopravvivenza deve essere accettata dai fan di Star Wars

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Darth Maul non è morto in Episodio I – La Minaccia Fantasma. La sua storia si conclude in Star Wars Rebels, la serie tv che prosegue alcune trame di un progetto voluto da George Lucas e da lui seguito assiduamente: Star Wars The Clone Wars (serie televisiva animata).

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Nello show in questione si scopre che Maul non ha perso la vita dopo il duello con Obi-Wan Kenobi. Il “taglio in due” e la caduta nel vuoto non sono stati sufficienti ad ucciderlo definitivamente. Come è possibile e giustificabile una scelta narrativa del genere? Qui di seguito elencheremo alcune motivazioni per cui la sua sopravvivenza ha un senso e deve essere accettata anche dai fan più scettici.

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Prima, però, facciamo un passo indietro e, grazie a Wikipedia, vi proponiamo un breve riassunto degli eventi narrati in Star Wars The Clone Wars, dove si svela che l’ex Signore Oscuro dei Sith non è affatto defunto come credevamo.

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RIASSUNTO: “Sul pianeta Dathomir Madre Talzin, leader delle Streghe di Dathomir, rivela a Savage Opress che suo fratello di sangue Darth Maul è vivo ed è in esilio sul pianeta di rifiuti Lotho Minor e che lo aiuterà ad addestrarsi nel Lato Oscuro della Forza. La madre gli dà un talismano che condurrà Savage a Darth Maul; preso il talismano, Savage prende con la forza un’astronave porta-rifiuti sul remoto pianeta di Stobar e lo va a raggiungere su Lotho Minor. Lì, in una caverna, Savage trova Maul in un completo stato di pazzia e confusione mentale e, con orrore, scopre che la parte inferiore del suo corpo è un’enorme protesi meccanica con le sembianze di un ragno, costruita con dei rottami: infatti, una volta caduto nel pozzo del generatore energetico della città di Theed, Maul finì in un condotto d’aerazione che a sua volta lo fece cadere nell’acqua, dove venne trascinato poi dalla corrente in un container di rifiuti diretto a Lotho Minor; lì si sarebbe fabbricato delle gambe artificiali con dei rottami trovati sul posto, vivendo insieme ad un serpente di nome Morley per anni alimentato continuamente dall’odio e dalla rabbia nei confronti di Obi-Wan. ”

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Darth Maul – Le ragioni per cui non è morto in Episodio I

1) Elemento fantasy e sospensione della realtà

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In Guerre Stellari l’elemento fantasy è predominante. Il realismo è spesso messo da parte, a favore della spettacolarità. Questo accade sia nelle battaglie spaziali, ma sopratutto in tutto ciò che può essere ricollegato alle varie religioni (Jedi e Sith), alla Forza ed alla magia nera. Una volta accettato il fatto che un anziano di 900 anni (Yoda), dall’aspetto di un rospo, è talmente potente da sollevare una navicella di grandi dimensioni, allora tutto il resto non può essere bollato come “impossibile”. Gli esempi sono infiniti e gli stessi Fantasmi di Forza rappresentano l’apice di questa fantasia che introduce l’impossibile e l’impensabile. Per non parlare della “lettura mentale” e di altre capacità sovrannaturali che certi soggetti posseggono grazie alla Forza. Essere “fan di Star Wars” richiede un piccolo atto di fede, che sta proprio nel prendere per vero avvenimenti fuori dall’ordinario. Scervellarsi sulla credibilità di un evento come la sopravvivenza di Maul potrebbe essere uno sforzo di fan di altri progetti televisivi basati su trame realistiche. Persino in Star Trek – show dove la scienza è protagonista – è possibile assistere a scelte narrative difficilmente applicabili nella nostra realtà.

2) La Forza del Lato Oscuro

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Chiaramente uno degli elementi che hanno determinato la sopravvivenza di Maul è il Lato Oscuro, in questo caso alimentato da un senso di odio e rabbia nei confronti dei Jedi. Il Lato Oscuro potenzialmente – anche se non abbiamo un effettivo riscontro canonico – può restituire la vita. Sono queste le confessioni fatte da Palpatine al giovane Anakin, parlando del destino del Sith Plagueis. Solo una grande menzogna per distruggere il Jedi e ottenere la sua obbedienza di “mostro Oscuro”? La potenza del Lato Oscuro non va sottovalutata affatto. Inoltre, lo stesso Palpatine abusa di questi poteri, sfruttandoli per vere e proprie stregonerie/rituali (vedere The Clone Wars) che gli permettono di compiere azioni surreali.

« Il lato oscuro della Forza è la via per acquistare molte capacità, da alcuni ritenute ingiustamente non naturali. »
(Darth Sidious)

3) Balzi impossibili e leggi della fisica

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In Star Wars esistono leggi della fisica che assolutamente non corrispondono a quelle reali. Tanto è stato dimostrato anche nelle battaglie spaziali, dove ci sono dinamiche che farebbero impallidire uno studente delle scuole medie (hyperspace, esplosioni…). Le spiegazioni scientifiche sono completamente fuori luogo. Inoltre, Jedi e Sith hanno dimostrato più volte di “dominare” queste leggi. Avete dimenticato tutti i balzi nel vuoto con atterraggi spericolati che non tengono conto della forza della gravità? La Forza “può frenare” le cadute o attenuarne gli effetti devastanti per gli altri esseri viventi.

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4) Anatomia Zabrak

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Maul è di razza Zabrak (proviene dal pianeta Dathomir). Dunque, non è umano e questo significa che da un punto di vista biologico/anatomico il suo corpo potrebbe avere caratteristiche diverse. Ad esempio, determinati organi vitali possono trovarsi in posizioni non corrispondenti a quelle dell’uomo comune. Non c’è una conferma canonica su questo punto, ma non può essere esclusa. Inoltre, il portale Wookieepedia, nel settore “canon” afferma che questi Zabrak hanno addirittura due cuori.

5) Confronto con altri personaggi di Star Wars

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In Guerre Stellari abbiamo conosciuto il Generale Grievous. Di lui sappiamo che il suo corpo è una fusione di potenti strutture robotiche e di un cervello organico, un sistema nervoso e organi sensori. Un tempo era un signore della guerra Kaleesh dal pianeta Kalee. Insomma, nel mondo di Star Wars la tecnologia è talmente avanzata da permettere la creazione di queste mostruosità che possono pure rinunciare a quasi tutto il corpo originario.

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Altro grande esempio di “sopravvissuto in situazioni impossibili” è proprio Darth Vader. Su Mustafar, dopo un lungo e feroce duello con Obi-Wan, il giovane Vader rimane quasi morto senza gambe e braccio sinistro sulla riva del fiume di lava che lo brucia vivo. Grazie alla Forza ed al Lato Oscuro non muore per puro “miracolo”. Questo lascia a bocca aperta persino un grande Signore dei Sith come Palpatine, che decide di salvare ciò che rimane, ricostruirlo grazie alla tecnologia e tenerlo al suo fianco per governare il suo nuovo Impero.

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6) Confronto con situazioni reali

Esistono personaggi nella realtà che sono sopravvissuti all’amputazione di metà del corpo? La risposta è sì. Esistono persone comuni che, dopo terribili incidenti, si sono viste “divise a metà”. Un esempio lo abbiamo recuperato sul forum TP, dove viene scritto il seguente commento: “Si chiama Peng Shulin, dirigeva il traffico, e venne tagliato a metà da un camion nel 1995. Un team di venti medici del China Rehabilitation Research Centre di Pechino riuscì a salvargli la vita, anche se le sua condizioni erano gravissime: Shulin, infatti, era tagliato a metà dall’ombelico in giù. Sopravvisse perché la perdita di sangua fu limitatissima. In questo filmato si vedono gli istanti immediatamente successivi all’incidente. Shulin è tagliato a metà, ma si muove e addirittura parla con la persona che lo sta filmando”. Il video lo potete vedere cliccando qui (NON CONSIGLIAMO LA VISIONE AI PIU’ SENSIBILI). Bufala? Chissà, comunque la storia di questo mutilato è raccontata anche altrove: leggete qui la sua disavventura nei dettagli.

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7) La prima ed ultima parola è dell’autore, mai dello spettatore/lettore

L’ultima motivazione è quella più importante. George Lucas ha creato e supervisionato The Clone Wars, considerando la serie importante tanto quanto i film. La canonicità dello show è antecedente all’era Disney. Fatta questa premessa è bene sottolineare che gli scrittori sono gli unici a prendere decisioni in merito alla trama. Lo spettatore può storcere il naso, ma non può negare o disconoscere determinati eventi. Se accade qualcosa in un film o in un altro prodotto, pur se improbabile, deve essere accettato. Al massimo lo spettatore può indagare sulle motivazioni dietro a determinate scelte o sui meccanismi narrativi e “farsene una ragione“. Tutto questo viene rafforzato dalla caratteristica principale di Star Wars: l’elemento fantasy è sempre predominante ed ha regole anche irreali.

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Sito web creato il 28 marzo 2018 dall'Avv. Marcello Durante, docente di scrittura creativa a Lecce, appassionato di fumetti e Guerre Stellari.