Star Wars. Un force user può usare la Forza anche quando il suo addestramento è praticamente nullo? Una risposta chiara è arrivata in un episodio di The Clone Wars. La serie tv animata canonica, disponibile su Disney+, è stata prodotta da George Lucas, il quale ha partecipato alla scrittura degli episodi e ne ha supervisionato i contenuti. Per Lucas lo show televisivo ha lo stesso valore narrativo dei film cinematografici. James Arnold Taylor, attore che ha doppiato Obi-Wan Kenobi, ha confermato che il creatore della saga è stato presente costantemente nella fase di scrittura.
Proprio in questo contesto George Lucas ha approfondito l’argomento Forza, chiarendo aspetti intriganti sui force user, sugli dei di Mortis e sul percorso per la trasformazione in Fantasmi di Forza.
Nell’episodio della seconda stagione “Children of the Force” (I figli della Forza) ha mostrato come agisce la Forza sui bambini più piccoli, in particolare su quelli appena nati.
Questa puntata mostra un neonato – chiamato Wee Dunn – che è in grado di muovere gli oggetti, senza aver mai ricevuto un principio di addestramento. Lo fa per natura e non è nemmeno un force user speciale. Solo uno dei tanti…
La storia vede protagonista Cad Bane, il quale per ordine di Darth Sidious deve individuare questi bambini speciali, i cui nomi sono custoditi in un Holocron rubato. Sono bambini che l’Ordine Jedi vorrebbe “adottare”, per renderli in futuro Cavalieri Jedi.
Il piccolo Wee Dunn è in grado di spostare una palla in aria. Ci gioca senza alcuno sforzo particolare. Cosa che impressiona lo stesso Cad Bane che, rivolgendosi alla madre, esclama: “Tuo figlio è forte con la Forza“.
Dunque la Forza può manifestarsi in certi neonati con un certo vigore. Non serve essere creati dalla Forza (come il Prescelto Anakin Skywalker) per utilizzare per la prima volta le proprie abilità, in maniera così naturale e istintiva.
Star Wars: crescita e manifestazione della Forza. Il caso Luke e Rey Skywalker
Cosa succede quando questi bambini crescono senza addestramento? Nei primi anni di vita, probabilmente, tali capacità iniziano a scomparire. La mente di un bambino (pura e senza pensieri) è in piena connessione con la Forza. Nel giro di poco tempo, mancando un opportuno addestramento, gli stessi force user perdono la consapevolezza di questi doni o non sono più in grado di sfruttarli. Restano esseri unici, con capacità superiore (l’istinto è un fattore chiave per individuare un force user non addestrato). Per il resto la “Forza si addormenta in loro”.
Il primo passo per “sbloccare” la connessione in età più adulta è sicuramente la “presa di coscienza”.
Luke Skywalker ha iniziato a manifestare le sue capacità poco dopo aver capito di essere force user. Gli è servito ben poco per “riconnettersi”. Dopotutto, il suo addestramento non è stato facile a causa di un certo scetticismo iniziale.
Cosa che non aveva affatto Rey Skywalker, che era affascinata dall’argomento Forza e Jedi e sentiva un certo richiamo da tempo, anche attraverso visioni (ben prima di avere la conferma di essere force user). Il caso Rey, però, non va preso in considerazione in questa analisi. Essendo la stessa parte di una Diade, è stata in grado di assorbire tutte le abilità di Ben Solo/Kylo Ren, facendole proprie. I due sono un unico essere nella Forza.
Un caso particolare, ma non assurdo, è quello di Temiri Blagg (soprannominato Broom Boy), ragazzino visto in Episodio VIII – Gli Ultimi Jedi. Nel film era in grado di muovere gli oggetti – una scopa per la precisione – usando la Forza. Quindi, alcuni force user, riuscivano a utilizzare determinate abilità, anche crescendo e senza bisogno di essere istruiti da qualcuno.
Star Wars: il primo fine dell’addestramento Jedi
Il primo fine dell’addestramento dell’Ordine Jedi era quello di sottrarre “guerrieri” al Lato Oscuro e renderli capaci di resistere al suo richiamo. Quello secondario, invece, era quello di dotare i giovani di un controllo totale dei loro talenti.
George Lucas ha parlato di questo aspetto attraverso le lezioni del Maestro Yoda. Il leggendario Jedi ha proprio lasciato intendere che muovere qualche sasso o utilizzare i trucchi mentali fosse la parte più semplice dell’addestramento. Quel che un force user doveva sviluppare era la capacità di connettersi al Lato Chiaro della Forza e rendersi suo strumento.
Un bambino nato da poco come Wee Dunn è in grado di esprimere il suo legame con la Forza come se fosse un gioco o un “bisogno fisiologico”. Lo stesso Anakin Skywalker in Episodio I – La Minaccia Fantasma aveva capacità straordinarie: rispetto ai suoi coetanei era superiore in tutto; era un creativo, in grado di assemblare un droide e, grazie all’istinto poteva gareggiare contro piloti esperti nella corsa degli sgusci. Da bambino, senza alcun addestramento, è stato in grado di pilotare brillantemente e contribuire a una vittoria.
Star Wars: è troppo grande per essere addestrato
Perché secondo l’Ordine degli Jedi era troppo tardi per addestrare Anakin Skywalker? Perché lo consideravano ormai “grande”? Come premesso, la finalità principale dell’addestramento a che fare con la gestione del Lato Oscuro.
Il Lato Oscuro della Forza non dorme affatto, ma una volta attivata la connessione con la Forza tenta costantemente “il Jedi”. I Jedi avevano bisogno di lavorare sulla mente di un neonato, proprio per perfezionare la sua capacità di resistenza. Imponevano ai giovani un controllo totale sui sentimenti (anche quelli positivi).
Anakin e Luke si sono accostati all’ordine da grandi, con una personalità ormai formata e una sensibilità maggiore (tipica di quella umana) a percepire e gestire i propri sentimenti. Per questo erano ritenuti un potenziale pericolo per l’Ordine Jedi e la galassia.
Un force è un essere straordinario, che può raggiungere elevati livelli di potere. E’ un’arma vivente, che se corrotta può trascinarsi dietro morte, dolore e distruzione. Dunque, è un potenziale nemico. Un addestramento che non è andato a buon fine è un serio pericolo per gli innocenti e non solo…
Ne sa qualcosa Luke Skywalker, responsabile dell’addestramento di Ben Solo e quindi della creazione di Kylo Ren.
Star Wars: altri aspetti sulla Forza e l’addestramento
Il padawan Kanan Jarrus (all’interno della serie a fumetti Marvel Comics The Last Padawan) ha spiegato tutti i limiti dell’addestramento:
“Ho imparato a pensare, a meditare e a combattere, ma nessuno mi ha insegnato a sopravvivere”.
Luke Skywalker ha individuato un altro punto critico legato: la capacità di chiudersi alla Forza per non ascoltarla.
Qui di seguito un passaggio del libro Gli Ultimi Jedi che chiarisce quest’ultimo aspetto.
“I misteri della Forza sono sconfinati, infiniti. Nemmeno i più grandi maestri Jedi, nella loro arroganza, hanno potuto affermare di averne compreso appieno tutte le possibilità ed i segreti. Tra questi, ce n’è uno più oscuro e spaventoso di tutti… Un segreto che mai è stato rivelato ai giovani, entusiasti padawan dai loro maestri, né a me dai miei… neppure quando mi addestrarono, plasmandomi nell’arma destinata ad affrontare e distruggere il loro più acerrimo nemico, mio padre.
E’ l’ultima lezione del mio addestramento Jedi. L’ho imparata da solo, qui, su quest’isola antica e dimenticata. Una sola cosa è più difficile che imparare a sentire la Forza, a lasciarla scorrere dentro di sé… ed è imparare a lasciarla fuori. Ho impiegato anni per padroneggiare questa disciplina, per chiudermi all’energia che mi lega a tutte le cose viventi, dovunque, per raggiungere la vera solitudine. Ma ci sono momenti in cui nemmeno i miei sforzi più intensi bastano. E’ quando la Forza chiede di essere ascoltata, come ora. Mi parla, nitida. Un messaggio o forse un avvertimento. Qualcosa. Qualcuno… mi ha trovato.“
